Gli avvocati di Sakineh: "Non rischia più l'esecuzione"

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Il Times intervista i legali della donna, condannata a 10 anni di reclusione per complicità nell'omicidio del marito e alla lapidazione per adulterio: dopo la mobilitazione internazionale, potrebbe essere liberata prima di aver finito di scontare la pena

Il regime iraniano non pensa più di condannare a morte Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna che rischiava la lapidazione per adulterio.
Lo scrive il Times sul sito online. Il quotidiano britannico aveva lanciato due anni fa una campagna per salvarla dall' esecuzione.

Gli avvocati della donna, riporta il giornale, pensano adesso che Sakineh dovrà finire di scontare la pena a dieci anni per complicità nell'omicidio del marito e che potrebbe essere liberata in un futuro non troppo remoto dal momento che è in carcere dal 2006.
I legali attribuiscono il cambio di atteggiamento del regime iraniano alla mobilitazione internazionale a favore di Sakineh.

"Da quel che sento la condanna alla lapidazione è stata revocata e Sakineh potrebbe essere liberata su cauzione prima di aver finito di scontare tutta la pena", ha detto Mohammed Mostafaie, l'avvocato della Ashtiani, che è stato costretto all'esilio ma ha ancora contatti stretti a Teheran.

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