Atene: la gente boccia i partiti, i neonazi marciano in aula

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Insediamento del governo provvisorio: guiderà il Paese verso le elezioni del 17 giugno. Obiettivo: evitare l'uscita dall'Euro. Fitch taglia il rating della Grecia a CCC. Cameron: "L'Eurozona è a un bivio"

Nel pieno della profonda crisi che attanaglia la Grecia e che si approfondisce di giorno in giorno - giovedì 17 maggio Fitch ha nuovamente tagliato il rating a CCC - continua a diventare più profondo il solco che divide i greci dai partiti politici accusati di irresponsabilità per come hanno fatto fallire le consultazioni con il capo dello Stato, Karolos Papoulias, per giungere ad nuovo governo.
Il nuovo esecutivo ad interim ha prestato giuramento. Sarà il presidente del Consiglio di Stato Panayotis Pikramenos a portare il paese alle urne il prossimo 17 giugno a meno di un mese dalla tornata elettorale che ha evidenziato la debolezza del fronte pro-euro. A lui, 45enne laureato in legge con un curriculum di studi che spazia da Atene a Parigi, è stato dunque affidato il delicato compito di guidare la Grecia verso le nuove consultazioni e scongiurare il peggio: l'uscita dall'Euro.
Secondo quanto riportato dal sito Ing.gr (Qui lo speciale elezioni 2012 in lingua originale), il presidente della Repubblica Karolos Papoulias aveva proposto di estendere fino al voto il mandato di Lucas Papademos, ma si sarebbe scontrato con l'opposizione di Alexis Tsipras, leader della coalizione di sinistra radicale Syriza. "Stiamo andando all'inferno" ha dichiarato il leader alla Cnn. Tsipras ha infatti affermato che il suo partito vuole mettere fine all'austerità,  tenere la Grecia nell'eurozona e allacciare nuove alleanze per superare la crisi.

I nuovi ministri non avranno alcun consenso - Intanto, già dal primo giorno, il premier Panayotis Pikramenos ha provato a dare un segnale di austerity informando i neo titolari dei dicasteri che, a causa della grave situazione economica, non riceveranno alcun compenso per il mese in cui resteranno in carica, ovvero sino al giorno delle prossime elezioni fissate per il 17 giugno. Lo stesso vale per i deputati eletti il 6 maggio e che hanno giurato in Parlamento: anche loro non prenderanno un euro per le 24 ore in cui resteranno in carica: il Parlamento dovrebbe essere sciolto venerdì 18 o al massimo lunedì 21. Poi, avrà inizio la campagna elettorale.

Alba Dorata marcia in aula - Inoltre, nel giorno del giuramento dei 16 ministri del nuovo governo, i deputati del partito di estrema destra 'Alba Dorata' per il loro primo ingresso in parlamento hanno scelto di entrare marciando come in formazione militare e non si sono alzati in piedi durante la cerimonia officiata dall'arcivescovo di Atene Ieronimus. Anche i tre deputati di fede islamica sono rimasti seduti, mentre quasi tutti i deputati comunisti sono usciti dall'aula per non presenziare al giuramento.

La gente boccia i partiti  - E protestano anche i greci. Nel sondaggio - condotto il 16 maggio dalla società Marc per conto della stazione TV Alpha - è emerso che la maggior parte degli intervistati disapprova il comportamento dei partiti che hanno impedito la formazione di un governo di unità nazionale.

Atene spaventa i mercati - In attesa delle nuove elezioni in Grecia, il possibile ritorno alla dracma spaventa però i mercati: nella seduta di giovedì 17 maggio piazza Affari ha toccato i minimi dal 2009 e lo spread ha superato i 440 punti. I greci, intanto sono corsi a prelevare i propri risparmi agli sportelli bancari: in soli tre giorni, tra il 14 e il 16 maggio, hanno ritirato oltre 1 miliardo di euro.

Cameron avverte: "Rischi per tutti" - Interviene anche il premier britannico David Cameron, che avverte che c'è il rischio di una frattura dell'Euro se l'Eurozona non risolverà presto la crisi del debito. Nessun paese, sottolinea il primo ministro, sarebbe "immune" alle conseguenze di un eventuale collasso dell'euro."L'Eurozona è ad un bivio. O si ricompatta o affronta una rottura", ha aggiunto. "Se l'Europa non ha un'Eurozona stabile, con banche ben capitalizzate e regolate, e con un sistema equo del carico fiscale e una politica monetaria stabile, allora staremo su un campo inesplorato che comporta grossi rischi per tutti".

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