Francia, Bayrou: "Al ballottaggio voterò Hollande"

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"La campagna di Nicolas Sarkozy è stata violenta, anti-europea e troppo orientata a destra". Così il candidato centrista, che al primo turno si è piazzato quinto, ha deciso di schierarsi con l'esponente socialista: "Contro la crisi serve unità"

Francois Bayrou ha scelto: nel voto francese di domenica 6 maggio voterà per il socialista Francois Hollande perché la campagna del presidente uscente, Nicolas Sarkozy, è stata "violenta", anti-europea, e troppo orientata a destra.

A tre giorni dal ballottaggio, il candidato centrista - che al primo turno si è piazzato quinto, con il 9,1% delle preferenze - ha convocato la stampa nel suo quartier generale di Parigi, non lontano dalla Tour Eiffel, e in una solenne dichiarazione ha spiegato le ragioni della sua scelta. Una mossa che rafforza ancora di più la posizione del candidato socialista che continua a stare in testa nei sondaggi e che Sarkozy non sembra essere riuscito a fermare nel duro confronto di ieri sera in tv. Secondo un sondaggio OpinionWay è riuscito solo a ridurre leggermente il suo svantaggio - 52,5% per Hollande, 47,5% per Sarkozy - mentre l'Ifop ha confermato lo scarto di 8 punti fra i candidati, 54% per Hollande contro 46% a Sarkozy.

"La linea che ha scelto Sarkozy tra i due turni è violenta, in contraddizione con i nostri valori, non solo i miei, non solo quelli della mia corrente politica, ma anche i valori del gollismo e della destra sociale e repubblicana", ha affermato il leader del MoDem, puntando il dito contro la mossa del presidente uscente, che in queste due ultime settimane ha fatto una clamorosa virata a destra per conquistare gli elettori della candidata del Fronte Nazionale, Marine Le Pen, che al primo turno del 22 aprile si è piazzata terza con il 17,9% (l'intervista a SkyTG24).

"Sarkozy è partito in una caccia all'estrema destra nella quale non ritroviamo i nostri valori", ha insistito il centrista, criticando "l'ossessione per le frontiere" del presidente uscente. "Chi pensa solo a questo - ha avvertito - porta alla negazione del progetto europeo al quale il centro, la destra e la sinistra moderata hanno contribuito con decenni di azione e convinzione".

Bayrou ha quindi detto di "non poter votare scheda bianca. Sarebbe un segno di indecisione. E in queste circostanze l'indecisione e' impossibile". "Rimane il voto per Francois Hollande. E' la scelta che faccio", ha quindi annunciato Bayrou, esprimendosi a titolo personale. "Non darò indicazioni di voto - ha tenuto a precisare - I miei elettori si esprimeranno secondo coscienza. So che ci saranno delle espressioni diverse e le rispettero"'. Quanto a Hollande, ha proseguito il centrista, "egli si e' pronunciato in modo chiaro sulla moralizzazione della vita pubblica del nostro Paese. Avrà tanto lavoro".

Nei confronti del socialista, favorito nei sondaggi, Bayrou - che durante tutta la campagna elettorale ha insistito sulla necessità di rimettere ordine nei conti pubblici - non si è però risparmiato qualche critica. "Ho già detto ciò che pensavo del suo programma economico. Non lo condivido: penso che sia inadeguato alla situazione del Paese e ancora di più alla crisi che verrà, che ho annunciato e che credo ormai certa. Ma credo che davanti a questa crisi inevitabile c'è solo un atteggiamento possibile: un'unità nazionale che riunisca donne e uomini venuti da orizzonti diversi, per consentire al Paese di riprendersi".

E ancora: "Con la mia scelta rendo possibile per la prima volta da lungo tempo un'unione nazionale, la vera mobilitazione dei francesi al servizio della Francia. Spetterà a Hollande, se eletto, riflettere alla situazione e tenere conto di questa necessità per il Paese". Tuttavia, se sceglierà di "restare alla gauche classica e al suo programma, sarò un oppositore, vigilante e costruttivo", ha concluso Bayrou, dicendo che "non diventerà un uomo della gauche. Sono un uomo del centro e lo rimarrò".

Nelle elezioni del 2007, Bayrou - che si piazzò terzo al primo turno - non si espresse né a favore di Sarkozy né a favore dell'allora sfidante socialista, Segolene Royal.

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