Riparte la nave Triumph, accordo con legali vittima Giglio

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La nave Carnival Triumph
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E’ durato poche ore il sequestro dell’imbarcazione della Carnival, la stessa società che controlla la Costa Crociere, disposto dai giudici americani dopo la richiesta di risarcimento dei parenti di una donna morta nel naufragio della Concordia

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E' durato solo alcune ore il sequestro della nave Carnival Triumph disposto dalle autorità giudiziarie americane in Texas, a seguito della richiesta del legale di una delle vittime della Costa Concordia - controllata dalla società Carnival - all'isola del Giglio. E' quanto fa sapere lo studio dell'avvocato John Arthur Eaves, che difende i familiari di Siglinde Stumpf, turista tedesca morta al Giglio.

La nave - che era stata fermata sabato 31 marzo nel porto di Galveston con 2.700 persone a bordo, pronta a partire per una crociera di cinque giorni in Messico - è stata dissequestrata a seguito di un accordo raggiunto tra Eaves ed i legali della Carnival. Il giudice texano aveva fissato in dieci milioni di dollari la cauzione che la Carnival doveva versare a garanzia del risarcimento per la turista tedesca morta. In seguito, fa sapere lo studio Eaves, è stato raggiunto tra le due parti un accordo confidenziale ad una cifra più bassa e la nave è quindi potuta ripartire dal porto texano.

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