Siria, offensiva contro Hama. Esplode oleodotto ad Homs

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Le forze governative sparano anche sui quartieri residenziali della città. Intanto, la tv di Stato annuncia per il 26 febbraio un referendum sulla nuova costituzione voluta dal presidente Assad

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Le forze governative siriane hanno lanciato all'alba un'offensiva contro la città di Hama, sparando sui quartieri residenziali, mentre prosegue da 13 giorni il bombardamento su Homs. Lo riferiscono gli attivisti dell'opposizione. Sempre nella giornata di mercoledì 15 febbraio, un'esplosione ha interessato un importante oleodotto che rifornisce una raffineria a Homs, alla periferia del distretto di Baba Amro. La tv di stato siriana ha nel frattempo annunciato che il 26 febbraio si svolgerà un referendum sulla nuova costituzione voluta dal presidente Assad.

Nuova Costituzione basata sul pluralismo – I media ufficiali hanno annunciato che il progetto di Costituzione che sarà sottomesso a referendum il 26 febbraio in Siria sarà basato sul pluralismo. Secondo il testo diffuso dall'agenzia Sana e dalla tv di Stato, "il sistema politico sarà basato sul principio del pluralismo e il potere sarà esercitato democraticamente attraverso le elezioni. I partiti politici autorizzati contribuiranno alla vita politica". La clausola sul primato in Siria del partito Baath scompare dunque dal progetto della nuova Costituzione, mettendo così fine al suo monopolio da quasi 50 anni, secondo diffuso dai media ufficiali siriani. La Costituzione attuale era stata adottata dal Parlamento il 31 gennaio 1973 e secondo l'articolo 8 "il partito Baath (al potere dal 1963) dirige lo Stato e la società ".

Francia discute con la Russia una nuova risoluzione - Intanto sul fronte diplomatico la Francia ha reso noto che sta discutendo con la Russia il testo di una nuova risoluzione da presentare al Consiglio di sicurezza dell'Onu, dopo quella bocciata per l'opposizione di Mosca e Pechino. "Stiamo rinegoziando una risoluzione al Consiglio di Sicurezza Onu per convincere i russi", ha detto il ministro francese Alain Juppé a radio France Inter. Parigi vuol chiedere inoltre al Palazzo di Vetro di valutare l'ipotesi di creare "corridoi umanitari" nel paese mediorientale, per consentire il trasporto di aiuti umanitari. Il viceministro degli Esteri cinese Cui Tiankai, ribadendo la posizione della Cina di sostegno al ruolo della Lega Araba, ha detto che il Consiglio di Sicurezza Onu deve assumere un "atteggiamento molto cauto e molto responsabile" circa l'azione in Siria.
Giovedì 16 febbraio l'assemblea generale dell'Onu dovrebbe votare una bozza di risoluzione che sostiene il piano di pace della Lega Araba, il quale prevede le dimissioni del presidente Bashar al-Assad. Il voto dell'assemblea non prevede la possibilità di veti come al Consiglio di sicurezza, ma le sue decisioni non sono legalmente vincolanti.

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