Siria, il paese è sull'orlo della guerra civile

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Mentre la diplomazia tace continuano a farsi sentire le armi. Oltre cento morti solo ad Homs, il centro dela rivolta. La Germania intanto espelle quattro diplomatici siriani accusati di spionaggio

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In Siria mentre la diplomazia tace, le armi di Bashar el Assad continuano a crepitare seminando morte in tutto il Paese. Il bollettino di sangue per ora registra 127 morti di cui 108 solo ad Homs, il cuore della rivolta. Rivolta che intanto assume sempre più i contorni di una guerra civile. Le forze anti-Assad hanno ucciso in un agguato vicino alle città meridionale di Daraa 7 membri delle forze di sicurezza di Assad. "Le forze di sicurezza stavano viaggiando a bordo di due autobus quando sono cadute in un agguato mentre stavano attraversando un ponte ad opera di soldati disertori", ha spiegato Rami Abdul Rahman, capo del gruppo di attivisti dell'Osservatorio per i Diritti Umani basato a Londra. L'imboscata è avvenuta a 20 km a nord di Daraa.

Sul fronte internazionale la Germania ha espulso quattro diplomatici siriani che lavoravano nell'ambasciata a Berlino accusati di spionaggio ai danni della dissidenza siriana. Due diplomatici erano già stati arrestati martedì scorso con l'accusa di attività di spionaggio contro gli oppositori del regime. E lo scorso dicembre un dissidente era stato aggredito da due uomini nella propria abitazione, forse da agenti dell'intelligence siriana.

L'Onu, dopo non essere riuscita ad approvare la risoluzione che chiedeva ad Assad di farsi da parte, per il veto di Russia e Cina, unirà le sue forze alla missione degli osservatori della Lega Araba. Missione iniziata il 26 dicembre scorso e che è naufragata per l'incapacità di fermare le violenze. Mossa apprezzata da Mosca che invece ha bocciato la proposta avanzata, tra gli altri, da Washington di costituire un gruppo di contatto degli "Amici della Siria", come avvenne per la Libia.

Sulla crisi siriana interviene anche la Cina. Il ministero degli Esteri di Pechino ha fatto sapere che una delegazione dell'opposizione siriana si è recata a Pechino questa settimana ed ha avuto colocqui con il viceministro degli Esteri, Zhai Jun. "La Cina intende mantenere contatti ed una canale di comunicazione con i principali gruppi di opposizione siriana", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Liu Weimin.

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