Mentre Usa, Francia e Gran Bretagna dopo giorni di tensioni trovano l’intesa sul ruolo di comando della missione, arriva una nuova doccia fredda dal governo della Merkel: i tedeschi abbandoneranno tutte le operazioni Nato nel Mediterraneo. SPECIALE
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La Germania continua ad andare controcorrente e annuncia una mossa destinata a far discutere. Mentre, dopo giorni di tensione, finalmente Usa, Francia e Gran Bretagna hanno trovato l’accordo sul ruolo della Nato al comando delle operazioni in Libia, il governo guidato da Angela Merkel fa un ulteriore passo indietro. La Germania infatti ha annunciato il ritiro dalle operazioni Nato nel Mediterraneo. In poche parole, i tedeschi non vogliono entrare in nessun modo nella “partita” che si sta giocando contro il regime di Gheddafi.
Già la settimana scorsa, in occasione del voto sulla risoluzione Onu sulla no-fly zone in Libia, aveva destato stupore la scelta della Germania di votare no, al contrario di tutto il blocco occidentale. Ora, dopo l’accordo tra Obama, Sarkozy e Cameron la scelta di ritirarsi anche dalla Nato.
A renderlo noto è stato il ministero della Difesa a Berlino precisando che due fregate ed altre due imbarcazioni a bordo delle quali si trovano in totale 550 unità sono state messe sotto comando tedesco. Non è stato precisato al momento se le imbarcazioni resteranno o meno nel Mediterraneo. Verranno ritirate anche le 60-70 unità che prendono parte alle operazioni di sorveglianza aerea della Nato nel Mediterraneo.
La Germania era coinvolta in tre operazioni Nato nel Mediterraneo, tra cui la missione antiterrorismo Active Endeavour.
L'accordo tra Usa, Francia e Gran Bretagna - Mentre continua l'offensiva in Libia, Obama nella serata di martedì 22 marzo ha chiamato Nicolas Sarkozy e David Cameron, decidendo che il comando della seconda fase dell'operazione in Libia diventi internazionale. Secondo la Casa Bianca, la Nato dovrà essere "parte di una struttura di comando internazionale una volta che gli Usa lasceranno" la guida, perché ci saranno paesi extra Nato, secondo quanto ha indicato il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Ben Rhodes. Una posizione che, dopo un lungo giorno di resistenza, ha trovato d'accordo anche l'Eliseo che, in una nota, fa sapere che Sarkozy e il presidente Usa si sono "accordati sulle modalità di utilizzo delle strutture di comando della Nato in sostegno alla coalizione" in Libia. Il presidente Usa aveva in precedenza parlato con il premier turco Redep Tayyip Erdogan e l'emiro del Qatar, oltreché con i responsabili della sicurezza nazionale della Casa Bianca e dell'Amministrazione Usa.
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Già la settimana scorsa, in occasione del voto sulla risoluzione Onu sulla no-fly zone in Libia, aveva destato stupore la scelta della Germania di votare no, al contrario di tutto il blocco occidentale. Ora, dopo l’accordo tra Obama, Sarkozy e Cameron la scelta di ritirarsi anche dalla Nato.
A renderlo noto è stato il ministero della Difesa a Berlino precisando che due fregate ed altre due imbarcazioni a bordo delle quali si trovano in totale 550 unità sono state messe sotto comando tedesco. Non è stato precisato al momento se le imbarcazioni resteranno o meno nel Mediterraneo. Verranno ritirate anche le 60-70 unità che prendono parte alle operazioni di sorveglianza aerea della Nato nel Mediterraneo.
La Germania era coinvolta in tre operazioni Nato nel Mediterraneo, tra cui la missione antiterrorismo Active Endeavour.
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