Medio Oriente, ripartono i lavori nelle colonie israeliane

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Bulldozer a lavoro a nord di Gerusalemme
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Scaduta la moratoria, appello del premier Netanyahu ad Abu Mazen perchè porti avanti comunque i negoziati. Ma il presidente dell'Anp ribadisce: "Stop agli insediamenti". I due leader si sarebbero dati una settimana di tempo per trovare un accordo

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Appello del premier israeliano Benyamin Netanyahu al presidente palestinese Abu Mazen perchè porti avanti negoziati "sinceri e positivi" nonostante sia scaduta senza proroghe la moratoria di 10 mesi sulla costruzione di insediamenti nei Territori palestinesi. Il congelamento delle colonie doveva terminare alla mezzanotte e così è stato: a nulla sono valsi gli appelli venuti da più parti. Da Parigi dove vedrà Nicolas Sarkozy, Abu Mazen ha però ribadito che senza una ulteriore blocco "il processo di pace sarà una perdita di tempo".

Nel suo appello, secondo quanto reso noto in un comunicato, Netanyahu ha però chiesto al presidente palestinese di non abbandonare i colloqui di pace in modo da poter giungere "ad un accordo storico" nel giro di un anno.

In Israele e nei Territori palestinesi l'attesa per la scadenza ieri è stata vissuta in un clima di grande nervosismo. In serata in Cisgiordania due auto di coloni israeliani sono state colpite dal fuoco di armi automatiche partito, a quanto pare, da un commando palestinese nei pressi di Hebron. Una donna al nono mese di gravidanza è stata leggermente ferita a una gamba e due ore dopo, in ospedale, ha dato alla luce un figlio.

Ieri da Netanyahu era venuto un primo appello rivolto ai coloni e ai partiti alleati perchè  diano prova "di moderazione e senso di responsabilità", ma già dal pomeriggio, davanti ai riflettori delle tv si sono svolte cerimonie di posa della prima pietra e, a poche ore dalla fine della moratoria, sono ripresi i lavori di costruzione in Cisgiordania. In particolare, secondo quanto riferisce la radio pubblica, i bulldozer sono al lavoro nel nord, nell'insediamento di Adam, dove devono essere costruite 30 abitazioni.

La fine della moratoria consente, a chi ne abbia avuto autorizzazione, di costruire negli insediamenti. Secondo i media israeliani, i lavori dovranno riprendere anche in almeno altri otto insediamenti, inclusa Kiryat Arba, nei pressi di Hebron.

Secondo il quotidiano Jerusalem Post, comunque, Israele e Anp avrebbero concordato di concedersi un'ulteriore settimana di contatti per trovare un compromesso sulla moratoria nelle colonie, allo scopo di poter poi proseguire nelle trattative di pace. Secondo il giornale, la decisione di Abu Mazen di chiedere in merito una consultazione con la Lega araba solo il 4 ottobre - e non prima - è la conseguenza di serrati contatti diplomatici intercorsi dietro le quinte nei giorni scorsi.

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