Risiko high-tech: gli strumenti per conquistare il mondo

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Una pubblicità del Gps in Cina
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Avete l'indole del dittatore? Vorreste diventare la prossima super-potenza? Lasciate stare l’artiglieria. Le nuove armi sono i dispositivi GPS e le tecnologie per il monitoraggio della Rete, come dimostra la recente querelle tra Google e Cina

di Floriana Ferrando

È finito il tempo dei carri armati e delle bombe a mano. Oggi le potenze che vogliono conquistare il pianeta non possono fare a meno della tecnologia, come ricorda la webzine inglese Vnet in questa classifica che, tra il serio e l’ironico, ci svela cosa si nasconde dietro tutte le polemiche che di recente hanno visto opporsi prima Google e poi Hillary Clinton alla Cina.

Tutto ormai ruota attorno alla dotazione di tecnologia più sofisticata. Prendiamo il GPS. Già utilizzato in tutto il mondo per rintracciare i criminali, viene ormai sfruttato anche per tenere sotto controllo i personaggi scomodi. Ormai si trova dappertutto, nei cellulari, nelle automobili. Certo, ha i suoi limiti, ad esempio non funziona negli ambienti chiusi, ma i punti a favore sono diversi. Basta pensare all’idea “perversa” che ha avuto qualche anno fa l’artista danese Jakob Boeskov: attraverso un finto fucile da cecchino si potrebbe sparare a distanza dei dispositivi GPS sulla folla in manifestazione, in modo da tracciare tutti i movimenti dei partecipanti una volta finita la dimostrazione.

Il GPS al di qua dei confini, la carta d’identità per monitorare invece i flussi in entrata e in uscita dal territorio. Il governo cinese nel 2008 ha delineato un piano per mettere i chip RFID in almeno un miliardo di carte d’identità, il dispositivo che rende rintracciabili i nostri movimenti.
Non dimentichiamo poi i complici. Nessun tiranno è divenuto grande da solo, e pure il controllo delle televisioni è fondamentale per il vostro successo.

Questo va bene nel mondo reale, ma in quello virtuale? Sembra difficile tenere sotto controllo gli utenti internet che saltellano fra blog, social network e chissà quali siti. Eppure una scappatoia esiste. Mai sentito parlare di malware? Con i progressi più recenti si possono raccogliere tutti i tipi di informazioni sui propri nemici, potenziali o effettivi. Se non ci credete basta chiedere a HP. Secondo Vnet l’azienda statunitense ha usato in passato spyware per scovare l’origine delle fughe di informazioni ai giornalisti.

E se proprio impedire agli utenti di raggiungere un contenuto, dovrete allora costruirvi un firewall. Ancora una volta è la Cina a dare l’esempio, essendo in questo modo in grado di filtrare l’accesso a internet a più di un miliardo di persone.
Nell’era di CSI potevamo forse dimenticare il DNA? Una banca dati utile per trovare i criminali, ma nelle mani giuste può diventare l’ennesimo modo per scovare le tracce di chiunque vogliamo, scoprendo chi è e dove è stato. 
E ancora, telecamere a circuito chiuso sparse un po’ ovunque o database zeppi di informazioni di qualsiasi tipo. Senza tralasciare gli aerei. Non quelli col pilota, ma i droni senza equipaggio, più elastici e meno costosi. Ottimi per un dittatore in erba.

Se invece vi basta un monitor e il titolo di re indiscusso del pianeta va bene anche solo nella vostra fantasia, sfoderate le vostre armi migliori in giochi come Civilization o nell’antica Grecia di Populous. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta e in un batter d’occhio potrete far cadere il mondo ai vostri piedi.

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