Sono centinaia i versi che il mimo cinese, Cheng Jiaqiang, riesce a fare per la gioia delle persone che riescono ad ammirarne le esibizioni. Dal canto degli uccelli al rumore dei cavalli al galoppo fino ancora al suono di un aereo
Sono centinaia i versi che il mimo cinese, Cheng Jiaqiang, riesce a fare per la gioia delle persone che riescono ad ammirarne le esibizioni. Dal canto degli uccelli al rumore dei cavalli al galoppo fino ancora al suono di un aereo che atterra. Cheng ha cominciato a cimentarsi nelle imitazioni a soli 7 anni, spinto dal padre che, a sua volta, aveva imparato dal nonno. Una capacità che pare tramandarsi da generazioni ma che, ironia della sorte, non pare contemplare le discendenti femminili.