Un blitz delle forme armate britanniche sotto il comando Nato ha liberato l'inviato del New York Times rapito qualche giorno fa nel nord del paese. Intanto Karzai si avvicina ad essere rieletto con oltre il 50% dei voti
Stephen Farrell è libero. Non erano passati neanche quattro giorni dal suo rapimento, che un blitz della Nato lo ha prelevato dal covo, nel nord dell'Afghanistan. Il giornalista britannico, che scrive per il New York Times, è uscito indenne dalla brutta avventura; niente da fare per il suo interprete, ucciso dai talebani. La violenza sembra aumentare man mano che il paese si avvicina al risultato definitivo delle elezioni presidenziali. Ieri la Commissione elettorale indipendente ha reso noto che, col 90% delle schede scrutinate, il presidente uscente Hamid Karzai ha superato la metà dei voti.