Da Parigi il ministro degli Esteri israeliano gela le speranze di cessate il fuoco: "Nella Striscia non c'è una crisi umanitaria". Il presidente francese Sarkozy comunque non si arrende e lunedì sarà in Medioriente per tentare nuove mediazioni
Niente tregua. L'offensiva di Israele contro Hamas continua e anzi sembra sempre più imminente il via alle operazioni da terra. Da Parigi, il ministro degli Esteri Tzipi Livni ha infatti ribadito il "no" di Tel Aviv alla richiesta di cessate il fuoco, perché, ha spiegato, nella Striscia "non c'è una crisi umanitaria". Sarkozy comunque non si arrende e lunedì sarà in Medioriente per una due giorni di incontri che lo porterà in Egitto, Cisgiordania, Israele, Siria e Libano.