Museo di Milano, collezione sui primordi della riproduzione della musica e del canto

Lombardia

Materiale musicale di fine '800 soprattutto sull’opera lirica italiana e sul leggendario Enrico Caruso, considerato uno dei più grandi tenori di tutti i tempi. Fonografi e grammofoni esposti al Museo nazionale della scienza e tecnologia Leonardo da Vinci

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Luciano Pituello e l’Associazione “Museo Enrico Caruso - Centro Studi Carusiani” hanno donato al Museo nazionale della scienza e tecnologia Leonardo da Vinci di Milano oltre 1400 elementi, tra documenti e cimeli, relativi alla storia della riproduzione musicale e dell’industria discografica, datati dal 1895 al 1935. 

Collezione di fine 800

 

In particolare sono stati donati al museo 87 strumenti tra fonografi e grammofoni, 1300 supporti musicali tra cilindri e dischi, di cui 74 rarità come le incisioni di Enrico Caruso, Mattia Battistini, Titta Ruffo e Francesco Tamagno), 61 tra disegni, fotografie, locandine, cimeli commemorativi. Una collezione sui primordi delle tecnologie di riproduzione della musica e del canto da fine Ottocento agli anni ’40 del Novecento. Materiale soprattutto dell’opera lirica italiana e della leggendaria figura di Enrico Caruso. 

L’evento

 

Nell’anno delle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Enrico Caruso, il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia sta anche lavorando alla produzione di un ritratto video-documentario su Luciano Pituello con la regia di Francesco Clerici. Inoltre, domenica 14 maggio 2023 alle ore 16 nella Sala delle Colonne, si terrà un evento pubblico di valorizzazione del suo lavoro per presentare la collezione insieme a lui e far ascoltare la riproduzione di dischi antichi. L’evento, dal titolo “Le macchine parlanti” sarà un’occasione unica per ascoltare dischi secolari e scoprire il lavoro di chi li ha raccolti.

Enrico Caruso

 Il tenore napoletano Enrico Caruso nel 1902 fu uno dei primi artisti ad incidere per i recenti sistemi del fonografo a cilindri e del grammofono. Nel 1904 era già stata venduta la cifra record di un milione di dischi con l’aria “Vesti la giubba” dall’opera I pagliacci di Ruggero Leoncavallo, incisa negli Stati Uniti nel 1904 e 1907 per l’etichetta Victor.

Agli inizi del Novecento diventa infatti possibile riprodurre musica e brani teatrali su grande scala e ad un prezzo ragionevole: grazie alle incisioni su disco la fama di Caruso travalicò i confini dei teatri e l’artista entrò nelle case della gente in Europa come in America.

Luciano Pituello

Luciano Pituello ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura musicale italiana in Italia e all’estero. Nel 2020 il presidente Mattarella lo ha nominato Cavaliere della Repubblica. Negli anni 50 comincia a frequentare la Scala di Milano, appassionandosi all’opera lirica e dando inizio ad un imponente lavoro di raccolta, studio e diffusione di testimonianze intorno alla sua storia. Al centro dei suoi interessi c’è da subito il tenore napoletano Enrico Caruso. Nel 1977, Pituello fonda l’Associazione Museo Caruso - Centro Studi Carusiani, di cui, da allora, è presidente, con la vicepresidenza di Camillo Bertacchi.

 

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