Chi è Andrea Tombolini, l'aggressore al Carrefour di Assago

Lombardia
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Un ragazzo cresciuto con i genitori, quasi impaurito dal mondo che aveva intorno: "Persone perbene", ripetono conoscenti e investigatori parlando di mamma e papà Tombolini

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Il 46enne Andrea Tombolini, responsabile dell'accoltellamento al Carrefour di Assago, alle porte di Milano, che ha causato la morte di una persona (dipendente del supermercato, Luis Fernando Ruggieri) e il ferimento di altre cinque (tra le quali il difensore del Monza, Pablo Marì), è un uomo solitario, senza una fidanzata, praticamente senza amici. Lo riporta il Corriere della Sera. (AGGRESSORE DISARMATO DA MASSIMO TARANTINO, EX CALCIATORE)

Foto LaPresse
27-10-2022 Milano, Italia - Cronaca - 
Aggressione all’interno del Carrefour nel Centro Commerciale Mirafiori di Assago

October 27, 2022 Milan, Italy - News - 
Aggression inside the Carrefour in the Mrafiori Shopping Center in Assago


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27-10-2022 Milano, Italia - Cronaca - 
Aggressione all’interno del Carrefour nel Centro Commerciale Mirafiori di Assago

October 27, 2022 Milan, Italy - News - 
Aggression inside the Carrefour in the Mrafiori Shopping Center in Assago
Assago, accoltellamento in un centro commerciale - ©LaPresse

Chi è Andrea Tombolini

Un ragazzo cresciuto con i genitori, quasi impaurito dal mondo che aveva intorno: "Persone perbene", ripetono conoscenti e investigatori parlando di mamma e papà Tombolini, che hanno sempre cercato di stare vicino a quel figlio "ansioso" e "premuroso". Non s’era isolato dalla società per scelta, ma fin da ragazzo era rimasto naturalmente ai margini delle compagnie di amici, del divertimento, della vita. "Non era mai stato aggressivo né violento", ha ripetuto per ore il padre sconvolto davanti ai carabinieri. 

La vita

Dopo gli episodi di autolesionismo, Tombolini era tornato a casa con i genitori, nel quartiere Stadera, periferia sud di Milano, alla sua vita solitaria e nel suo mondo chiuso e isolato. Ora è ricoverato piantonato in una stanza del reparto di psichiatria del San Paolo. "Pensavo di star male, di essere ammalato. Ho visto tutte quelle persone felici, che stavano bene, e ho provato invidia", ha detto ai carabinieri. Le sue condizioni sono apparse agli inquirenti incompatibili con il carcere, per il momento, anche se è in arresto per omicidio e tentato omicidio. È stato interrogato dal pm Paolo Storari, ha scelto di non avvalersi della facoltà di non rispondere, ha raccontato alcuni flash di quanto successo ieri. Ma ora la sua versione dovrà essere confermata dagli accertamenti degli investigatori. Quando i carabinieri di Corsico lo hanno fermato era a terra vicino alle casse, sporco di sangue, urlava soltanto "ammazzatemi". Si è lasciato ammanettare e portare via.

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