L’uomo lavorava come volontario nella mensa per indigenti in una parrocchia milanese: è stato avvicinato e minacciato da tre frequentatori, che per un anno gli hanno estorto denaro
Un disabile di 52 anni che lavorava come volontario nella mensa per indigenti di una parrocchia milanese è stato avvicinato e minacciato da tre frequentatori del refettorio che per un anno gli hanno estorto denaro. Il convivente dell'uomo, che ha una pratica in corso per diventare suo amministratore di sostegno, lo ha sentito parlare al telefono con loro e, capita la situazione, lo ha convinto a denunciare tutto alla polizia. I tre sono stati arrestati. Si tratta di un 27enne romeno, di un 25enne palestinese e di un 44enne marocchino, accusati di presunta estorsione aggravata.
La vicenda
Ai tre soggetti il 52enne aveva confidato di percepire una pensione di invalidità, e questo aveva fatto scattare le bramosie e le richieste estorsive, ripetute a cominciare dal luglio 2021. Dopo un anno l'assistente dell'anziano se ne è accorto e così a fine maggio è stata sporta la denuncia. La settimana scorsa il 52enne è stato contattato per una nuova richiesta di denaro - si legge in una nota della Questura - e il suo convivente, scoperta la cosa, ha avvisato la polizia: in piazza Napoli, luogo dello scambio di denaro, 200 euro, si sono presentati anche i poliziotti, che hanno bloccato il primo dei tre, il 27enne. Due giorni dopo l'invalido è stato contattato anche dagli altri due, che pretendevano 400 euro. È così avvenuta una "consegna controllata presso una panchina del Parco Sempione," non lontano dal luogo dove si trova la mensa, dove sono stati arrestati gli altri due.