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Covid, Massimo Galli: “È evidente che non è finita”

Lombardia

“Un malinteso il messaggio di 'liberi tutti', ci potrebbe costare caro sul piano della pandemia”, ha detto l'ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano commentando le decisioni del Governo per un progressivo allentamento delle misure anti Covid

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"Ieri i contagi Covid in Italia erano quasi 80mila. È evidente che non è finita. Un malinteso il messaggio di 'liberi tutti', ci potrebbe costare caro sul piano della pandemia. Mi sembra un déjà vu. Il punto è non pensare che la questione sia risolta e archiviata", ha detto all'Adnkronos Salute Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, commentando le decisioni del Governo per un progressivo allentamento delle misure anti Covid, illustrate ieri dal premier Mario Draghi e dal ministro della salute, Roberto Speranza, dopo il Cdm. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

Galli: “Mantenere alta l'attenzione”

Anche questa volta, dopo l'ondata di Omicron 1, "appena si è cominciato a ridurre l'attenzione, c'è stato un rialzo dei casi, assolutamente prevedibile”, ha aggiunto Galli sottolineando che l'allentamento delle misure "è una scelta politica, comune a molti stati europei, comprensibilmente concentrati sull'emergenza guerra. Con questo conflitto, inaccettabile e terribile, Putin, però, non ci ha guariti da Covid. Serve ancora mantenere alta l'attenzione".   

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