Milano, bruciano porta di casa con dentro disabile: arrestati

Lombardia
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Le fiamme avevano interessato il portone metallico e parte dell'ingresso dell'abitazione. La coppia, lei 37enne e l'uomo 38enne, disabile su una sedia a rotelle, era riuscita a domare le fiamme ma era rimasta ustionata in modo serio

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A Milano i carabinieri hanno arrestato due uomini, di 49 e 40 anni, perché la notte tra il 2 e il 3 gennaio avevano dato fuoco alla porta dell'abitazione di una coppia di loro conoscenti. Di questi l'uomo è invalido su una sedia a rotelle. La coppia aveva riportato ustioni alle braccia e alle gambe domando il rogo nel loro appartamento in via Terracina a Milano. Per gli arrestati le accuse sono di tentato omicidio, incendio e minaccia aggravata in concorso. 

La vicenda

I due arrestati avevano bloccato con uno stendibiancheria la porta d'ingresso del monolocale della coppia per impedire che uscisse. Con un pentolino contenente benzina, poi, avevano appiccato un incendio. Le fiamme avevano interessato il portone metallico e parte dell'ingresso dell'abitazione. La coppia, lei 37enne e l'uomo 38enne, disabile su una sedia a rotelle, era riuscita a domare le fiamme ma era rimasta ustionata in modo serio.

L'ordinanza

"Fino a quando muoio io di te non mi scordo più (...) io ti do fuoco". Così uno dei due uomini arrestati per tentato omicidio, incendio e minaccia aggravata, si sarebbe rivolto nei giorni precedenti al disabile di 37 anni che assieme alla sua fidanzata ha rischiato di morire. Lo si legge nell'ordinanza firmata dal gip di Milano, Lorenza Pasquinelli. Nel provvedimento viene ricostruito, attraverso le parole a verbale del 37enne in sedia a rotelle, il motivo per cui i due avrebbero deciso di dare fuoco al laboratorio-casa in cui la coppia dormiva in alcune occasioni. E si parla di una serie di "screzi", andati avanti con litigi al telefono per alcuni giorni, e legati anche al fatto che uno dei due arrestati, che aveva avuto una relazione con la compagna del 37enne, aveva accusato la donna di aver provato ad incendiare la sua macchina. Il gip fa notare che quello messo in atto dai due uomini, 49 e 40 anni, è stato un "agguato preordinato". I due erano "a conoscenza" dei problemi fisici del 37enne e hanno agito con "spregiudicatezza" su una "persona con handicap fisico". Tra l'altro, erano convinti che quella notte l'uomo "fosse da solo" nella casa-laboratorio e "quindi impossibilitato a reagire efficacemente per la propria salvezza". I due, come ricostruito, quella sera si erano recati da un benzinaio per riempire una tanica di benzina e poi avendo trovato la porta del laboratorio aperta, con la coppia dentro, l'avevano versata all'interno. Poi, avevano chiuso la porta della casa mettendo uno stendino davanti e avevano appiccato il fuoco. Per fortuna, nel laboratorio oltre al disabile c'era anche la compagna, che ha iniziato a spegnere le fiamme e ha allertato i vigili del fuoco.

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