La replica della Regione: "Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute hanno al momento solo elaborato il decreto interministeriale che disciplina le maggiorazioni tariffarie e le funzioni Covid, vagliato in Commissione Salute delle Regioni a metà luglio. Tale decreto, ad oggi, non risulta ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale e pertanto Regione Lombardia non può procedere ad alcun pagamento"
Il Gruppo San Donato ha chiuso il bilancio 2020 "con una perdita di 62 milioni di euro" scontando i ritardi della Regione Lombardia nel pagamento delle "compensazioni tariffarie" legate al Covid. "La Regione Lombardia ci deve ancora 70 milioni", ha dichiarato Paolo Rotelli, Vice presidente del gruppo San Donato, in occasione della conferenza stampa di presentazione della nuova governance e dei risultati del gruppo. "Lo Stato ha deciso le tariffe stiamo aspettando che la Lombardia, con calma, con molta calma dopo un anno e mezzo scriva le regole attuative e questi soldi possano essere messi in bilancio", ha detto Rotelli.
Le parole di Paolo Rotelli
"La Francia - ha ricordato - ha creato le tariffe Covid nell'estate del 2020, in Italia sono state definite a settembre 2021, un anno e mezzo dopo la pandemia ed essendoci due livelli decisionali, quello statale e quello regionale, questo complica le procedure burocratiche". Tuttavia "siamo fiduciosi che tutto finalmente arriverà, speriamo entro la fine dell'anno perché per noi è importante poter chiudere un bilancio 2021, non a luglio, ma ad aprile e con le tariffe covid incluse". Rotelli ha ricordato che i rimborsi medi per ricoveri Covid ammontavano a 3 mila euro e quelli per una terapia intensiva a 10 mila euro, una cifra quest'ultima "che copre 5.-6 giorni mentre la media della permanenza in terapia intensiva è di 20 giorni". "Non esisteva una tariffa Covid, ogni paziente era una perdita secca" ma "noi non abbiamo tirato i remi in barca e ci siamo esposti in prima fila senza badare a spese". Ora però le compensazioni tariffarie, seppure fissate a livello statale, sono ancora ferme in attesa delle "regole attuative" in capo alla Regione. "C'è sempre confusione in Lombardia" , si è lamentato Rotelli ,mentre al Ministero della Salute i rapporti sono "cordiali e di piena collaborazione". "Ogni volta che si tratta di fare uno step in Lombardia ci sono le complicazioni e troviamo resistenze inspiegabili in tutti i funzionari".
La Regione: "Decreto non ancora pubblicato"
In seguito la direzione generale Welfare di Regione Lombardia ha precisato: "Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute hanno al momento solo elaborato il decreto interministeriale che disciplina le maggiorazioni tariffarie e le funzioni Covid, vagliato in Commissione Salute delle Regioni a metà luglio. Tale decreto, ad oggi, non risulta ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale e pertanto Regione Lombardia non può procedere ad alcun pagamento". "Regione Lombardia ha comunque sollecitamente attivato un tavolo di lavoro paritetico con Ats ed erogatori privati che ha già definito le modalità applicative delle tariffe", si legge in una nota della Dg Welfare regionale.