Uccise la compagna a Pozzo d'Adda, nel Milanese: condannato a 22 anni in appello

Lombardia

Il femminicidio avvenne nel settembre 2019. Confermata dai giudici la libertà vigilata di tre anni a pena espiata

E' stato condannato in appello a 22 anni di carcere Carmelo Fiore, 47 anni, accusato di aver ucciso nel settembre 2019 la compagna Charlotte Akassi Yapi a Pozzo D'Adda, nel Milanese. In primo grado era stato condannato a 23 anni. 

La sentenza

La sentenza è stata emessa oggi dalla Corte d'assise d'appello di Milano (presidente Giovanna Ichino), dopo il concordato, ossia il cosiddetto patteggiamento in appello, tra il difensore, l'avvocato Andrea Benzi, e dal sostituto procuratore generale Simonetta Bellaviti. Confermata dai giudici la libertà vigilata di tre anni a pena espiata.

Il femminicidio

Il femminicidio è avvenuto nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 settembre 2019. Durante le indagini l’uomo aveva confessato di aver strangolato la giovane compagna, originaria della Costa d’Avorio e madre di due bimbi, al culmine di un litigio. Una settimana prima la ragazza, 26 anni, aveva chiamato i carabinieri a causa di un’altra lite, ma poi non aveva sporto denuncia. Fiore, convinto invece di essere stato denunciato, la notte dell'omicidio aveva insistito perché la 26enne ritirasse la querela. Da lì era nato il litigio, durante il quale la giovane avrebbe offeso l'uomo e gli avrebbe chiesto di andarsene. A quel punto l'operaio, aveva detto lui stesso nell'interrogatorio, aveva perso il controllo e ucciso la compagna.

Subito dopo aveva telefonato alla ex moglie raccontando quanto accaduto e che la vittima lo aveva "deriso". La donna poi aveva dato l'allarme. Dopo il delitto inoltre si era provocato una ferita al petto con un coltello inscenando, secondo le indagini, un tentativo di suicidio. Per questo venne ricoverato all'ospedale di Bergamo da dove venne dimesso dopo poche ore.

Milano: I più letti