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Migranti, ragazzini nascosti su un camion che trasporta pneumatici: salvati

Lombardia

I sei, di cui quattro minorenni, viaggiavano stipati in un autoarticolato proveniente dalla Serbia. A dare l'allarme è stato l'autista del mezzo che si era fermato a Caponago (Monza)

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Sei giovani afgani, di cui quattro minorenni, sono stati salvati dai carabinieri dopo essere stati scoperti viaggiare stipati in un autoarticolato proveniente dalla Serbia, tra decine di pneumatici, fermato a Caponago (Monza).

I soccorsi

A dare l'allarme lo scorso giovedì sera, ma la notizia si è saputa ora, è stato l'autista del mezzo, un cittadino macedone, il quale mentre stava aspettando di scaricare in una zona industriale ha sentito voci provenire dall'interno del camion. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i soccorritori del 118. I due maggiorenni sono stati inseriti nello Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, mentre i quattro minori sono stati accompagnati in case di accoglienza su disposizione del Tribunale per i Minorenni di Milano. Le indagini dovranno ora ricostruire la rete che ha organizzato il loro viaggio.

©Ansa

Un viaggio lungo 8 mesi

I profughi erano partiti otto mesi fa, dall'Afghanistan da soli, seguendo la rotta balcanica, per arrivare in Europa. Fra loro tre fratelli di 13,14 e 16 anni e un altro minorenne salvati insieme a due 20enni. Ai carabinieri i ragazzini, così come i due maggiorenni, in buona salute per quanto provati da quattro giorni di viaggio sdraiati su pile di gomme che quasi lambivano il soffitto telato del bilico, non hanno voluto raccontare molto. Inizialmente hanno detto di essere diretti ad un campo profughi in Serbia, da dove il camion è partito e avrebbe fatto ritorno, ma con il passare delle ore (avevano i tesserini plastificati di quello stesso campo nascosti negli zaini) appare più credibile che la loro meta potesse essere un paese dell'Unione Europea. Per essere certi che nessuno fosse rimasto ferito o intrappolato tra le gomme, i militari hanno atteso tre ore perché tutto il mezzo pesante fosse svuotato. A quanto emerso dai racconti di vari trasportatori che viaggiano sulle medesime rotte, non sarebbe raro trovare resti di cibo e bottigliette vuote una volta svuotati i camion, segno che forse esista una vera e propria 'tratta' per introdurre cittadini stranieri in Europa sfruttando i trasporti della merce.