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Coronavirus Milano, pm: "22 detenuti di Opera a processo per rivolta"

Lombardia

Tra le contestazioni a carico di alcuni detenuti anche quelle di aver tentato "di sfondare" un cancello di una sezione del carcere e di aver minacciato "di morte" alcuni agenti della polizia penitenziaria

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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per accuse, a vario titolo, di resistenza e minacce a pubblico ufficiale, danneggiamento e incendio nei confronti di 22 detenuti del carcere di Opera per la rivolta e i disordini scoppiati il 9 marzo nel pieno dell'emergenza Coronavirus all'interno del penitenziario milanese (rivolta che c'era stata anche a San Vittore e in altre città italiane). (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

Le indagini

Le indagini avevano portato inizialmente a 92 denunce e, dopo la chiusura indagini a luglio, è arrivata la richiesta di processo per 22. Tra le contestazioni a carico di alcuni detenuti anche quelle di aver tentato "di sfondare" un cancello di una sezione del carcere e di aver minacciato "di morte" alcuni agenti della polizia penitenziaria. E avrebbero anche provocato "un incendio" dando fuoco a "materassi", sedie e tavoli distrutti. Inoltre, alcuni sono anche accusati di aver distrutto "tutte le vetrate" di una sala del carcere, di aver spruzzato contro alcuni agenti "liquido urticante" e di aver "lanciato" pezzi "di vetro e legno" contro la polizia penitenziaria. Molti degli imputati (tra loro tanti nati in Italia anche se di origine straniera e molti giovani) hanno ammesso i fatti con dichiarazioni scritte agli atti dell'inchiesta.

A San Vittore

La Procura di Milano è pronta a chiedere il processo anche per 12 detenuti per la rivolta avvenuta, sempre a marzo, nel carcere di San Vittore dopo che, per la diffusione del Coronavirus, erano stati sospesi i colloqui con i famigliari. Per accuse in questo caso che vanno dal sequestro di persona (degli agenti della polizia penitenziaria), a devastazione e saccheggio, lesioni personali e rapina. Il tutto, secondo le accuse, in esecuzione di un "unico piano criminoso durante la rivolta nell'istituto penitenziario".