Coronavirus, Fabrizio Sala: "In Lombardia mobilità ancora troppo alta"

Lombardia

Il vice presidente della Regione ha riportato i dati di ieri sulla “mobilità, che era al 38%, non avevamo un dato così alto dal 20 di marzo. Questa settimana è salita di più di 2 punti, che in Lombardia vuol dire decine di migliaia di persone"

Mobilità troppo alta in fasce non lavorative. A Sky Tg24 il vice presidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, ha espresso preoccupazione per i dati degli ultimi giorni sui movimenti delle persone durante l'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA). “La mobilità ieri purtroppo era al 38%, non avevamo un dato così alto dal 20 di marzo, quindi la mobilità questa settimana è salita di più di 2 punti, che in Regione Lombardia vogliono dire decine di migliaia di persone. Vediamo che la mattina la mobilità sale gradualmente e a mezzogiorno ha il picco - ha aggiunto - che si mantiene fino alle 16 e poi scende gradualmente". Secondo Sala si può quindi escludere "che parte di quelle persone vanno a lavorare, perché dalle 12 alle 16 è chiaro che è una mobilità che riguarda anche persone comuni”.

"Da stanotte nuova ordinanza se Roma non percepirà richieste"

“Stiamo discutendo con Roma affinché l’ordinanza nazionale possa inglobare anche la nostra - ha sottolineato il vice presidente - perché chiaramente siamo sempre favorevoli a un provvedimento unitario nazionale. Se però alcuni punti su cui abbiamo discusso non saranno recepiti emetteremo la nostra ordinanza, che avrà validità di sette giorni ed entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi”.

"Stiamo cercando test ideale per valutare presenza anticorpi e immunità"

“La Lombardia ha una comunità scientifica importante, che sta testando test sierologici che verificano non solo la presenza di anticorpi ma anche la possibile immunità in un unico test - ha spiegato Sala -. Stiamo testando anche tutti quelli che ci sono sul mercato. vanno verificati perché la maggior parte non sono attendibili, non hanno una percentuale di attendibilità tale che si possa escludere se qualcuno è positivo o negativo". L'obiettivo è trovare "il test ideale" che abbia "un’alta percentuale di attendibilità, si possa fare in grande numero, velocemente, e che possa dare entrambi gli indicatori: positività o negatività, presenza di anticorpi o meno e la possibilità di verificare se una persona è immune”.

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