Coronavirus, in Lombardia 47.520 positivi e 8.311 decessi

Lombardia
Foto di Archivio (ANSA)

I ricoveri in terapia intensiva registrano un saldo netto di 30 persone in più. I pazienti che si trovano in altri reparti sono invece aumentati di 40 unità, per un totale di 11.802

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia 

A quanto si apprende dai dati forniti dall'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, nella quotidiana conferenza stampa in diretta Facebook, i decessi comunicati oggi sono stati 351, per un totale di 8.311, mentre i positivi sono aumentati di 1.455 persone per un totale di 47.520.  I ricoveri in terapia intensiva registrano un saldo netto di 30 persone in più. I ricoveri non in terapia intensiva sono aumentati di 40 unità per un totale di 11.802.
A Bergamo ieri sono state 26 le persone che hanno lasciato l'ospedale Papa Giovanni XXIII e 20 i nuovi ricoveri. È la prima volta dall'inizio dell'emergenza che il numero di dimissioni supera quello dei ricoveri. Nel mentre, il virologo Roberto Burioni ha dichiarato: "I numeri reali che provengono da alcune zone di Bergamo sono particolarmente impressionanti". Intanto, durante la consueta conferenza stampa, il governatore lombardo Attilio Fontana ha affermato: "Anche oggi il trend è rimasto nella stessa positiva linea nel senso che continua a essere in pianura, non ha impennate, speriamo inizi a discendere". Fontana è tornato anche sul tema dei tamponi, argomento di discussione tra il governatore e alcuni sindaci lombardi. Ieri sdoganate a Malpensa 10 milioni di mascherine. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI).

18:16 - Sdoganati oltre 10 milioni di mascherine a Malpensa

Nella giornata di ieri, i funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli dell’aeroporto di Milano Malpensa, hanno sdoganato 10.240.000 mascherine chirurgiche destinate alla Protezione Civile di Roma e 24.070 tute, giunte dalla Cina. Ad attendere i dispositivi di protezione c’era anche l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
Sempre ieri, con volo proveniente da Shanghai sono arrivate allo scalo aeroportuale altre 10mila mascherine chirurgiche, mentre dalla Turchia sono giunti 40 letti ospedalieri. Infine, con volo notturno proveniente dalla Cina, sono arrivati sei ventilatori polmonari, tutti destinati alla Protezione Civile Regione Lombardia.

17:44 - In Lombardia 47.520 positivi e 8.311 decessi

A quanto si apprende dai dati forniti dall'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, nella quotidiana conferenza stampa in diretta Facebook, i decessi comunicati oggi sono stati 351, per un totale di 8.311, mentre i positivi sono aumentati di 1.455 persone per un totale di 47.520. I ricoveri in terapia intensiva registrano un saldo netto di 30 persone in più. I ricoveri non in terapia intensiva sono aumentati di 40 unità per un totale di 11.802. Gallera ha commentato: "Sono dati positivi, ma non bisogna allentare la stretta".

17:28 - Il Papa dona 60mila euro all'ospedale di Bergamo

Attraverso la Diocesi di Bergamo, il Papa ha donato 60mila euro per l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che sta affrontando l'emergenza coronavirus, e che utilizzerà i fondi anche per la struttura della fiera. "Si tratta di un nuovo segno della sua vicinanza - spiega la Diocesi - che si aggiunge alla telefonata al Vescovo Francesco Beschi in cui manifestava i suoi sentimenti di condivisione del dolore per i numerosi sacerdoti e fedeli defunti a causa del Coronavirus e di prossimità ai malati, a coloro che li curano, alle famiglie, alle parrocchie e a tutta la Comunità bergamasca".

16:51 - L'assessore all'Ambiente Cattaneo: "In Lombardia traffico ridotto del 75%"

Si è ridotto del 75%, con punte del 90% la domenica, il traffico dei veicoli in Lombardia. I dati sono relativi alla settimana scorsa ed emergono da un'indagine svolta da Regione e Arpa sull'andamento della qualità dell'aria generato dalle misure per contrastare diffusione del virus. "Regione Lombardia - ha spiegato l'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo - anche grazie all'aiuto di Move-In ha avuto i dati elaborati in forma aggregata e anonima, in tempo reale per conoscere la situazione della mobilità. A seguito dell'adozione del Dpcm dell'8 marzo 2020, che ha introdotto misure di limitazione degli spostamenti, si osserva una progressiva e significativa riduzione delle percorrenze di tutti i veicoli. In particolare, nei giorni feriali della settimana 23-29 marzo, si stima una riduzione di circa il 75%. Durante il fine settimana le percorrenze subiscono riduzioni ancora maggiori, arrivando fino a circa il 90% nella giornata di domenica". Quanto alla qualità dell'aria "dai dati analizzati - ha commentato Cattaneo - è possibile osservare come sul particolato la variabile meteorologica rimanga predominate nel determinare gli andamenti, nonostante una ovvia riduzione collegata alle minori emissioni; si conferma dunque ancora una volta la specificità del bacino padano, anche in relazione alla formazione di particolato secondario. Ad esempio, osservando i dati, dal 18 al 20 marzo si è riscontrato un incremento significativo del Pm10 che in alcune stazioni ha superato il valore limite di 50 µg/m3 ed è cresciuto in gran parte della regione, nonostante la riduzione dei flussi di traffico e di parte delle attività industriali".  

16:08 - Aziende bergamasche: "Pronte mascherine, aspettano Iss"

Il progetto #Bergamomolamia (Bergamo non mollare!), che riunisce tre aziende bergamasche, Radici Group di Gandino, Plastik di Albano Sant'Alessandro e Santini di Lallio, con la regia di Confindustria Bergamo, in poche settimane ha attivato un ciclo di produzione in grado di garantire 40.000 mascherine al giorno, ma che a breve arriverà a poterne contare 100.000. Le tre aziende, ciascuna con il proprio know how, hanno realizzato un prodotto di 9 strati in TNT (tessuto non tessuto) che ha superato i rigorosi controlli del Politecnico sulla traspirabilità, la filtrazione batterica e sulla resistenza agli schizzi ed è attesa, si legge in una nota, l'approvazione finale da parte dell'Istituto Superiore di Sanità. È in corso una ulteriore collaborazione con altre aziende di confezionamento per l'allargamento della filiera. Nel frattempo sono arrivate a Confindustria Bergamo altre 80 richieste da tutta Italia per partecipare al progetto #Bergamomolamia. 

15:39 - Lunedì primi 35 posti all'ospedale da campo in Fiera a Bergamo

Lunedì saranno attivati i primi 35 posti all'ospedale allestito alla Fiera di Bergamo. In servizio, per il momento, ci saranno 14 medici e 45 tra infermieri, Oss e fisioterapisti della respirazione reperiti dagli elenchi di chi ha risposto agli appelli di Governo e Regione o arruolati dagli alpini che hanno allestito la struttura in soli 7 giorni. A questi si aggiungono i 32 tra medici e infermieri arrivati dalla Russia e 14 infermieri e 9 medici di Emergency. Tra i primi pazienti dovrebbero esserci alcuni malati attualmente seguiti a casa, già con sintomi chiari di Covid-19 e bisognosi di ossigeno. In seguito saranno trasferiti degenti del Papa Giovanni XXIII in condizioni sufficientemente stabili e che non necessitano di cure ad altissima intensità, allentando un po' la pressione sull'ospedale.

15:14 - 700mila dpi a Bergamo grazie a raccolta fondi Cesvi

Sono in consegna, a Bergamo, 700mila dispositivi di protezione individuale e attrezzature mediche urgenti per far fronte all'emergenza coronavirus. L'acquisto dei materiali sanitari, avvenuto tramite la base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi, è stato possibile grazie alla gara di solidarietà attivata nei primi giorni d'emergenza dall'organizzazione umanitaria Cesvi in collaborazione con la storica ambasciatrice e madrina di Cesvi Cristina Parodi. Grazie al contributo di privati cittadini e aziende e all'impegno di molti personaggi del mondo della cultura dello spettacolo e dello sport, Cesvi ha raccolto e investito circa 4 milioni di euro per progetti legati all'emergenza Covid. I dispositivi di protezione individuale - visiere in policarbonato, occhiali a mascherina, occhiali in policarbonato sovrapponibili, mascherine facciali filtranti FFP2, FFP3 con valvola e chirurgiche/filtranti, camici impermeabili, guanti, visiere e calzari - sono in distribuzione all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, all'Ospedale da campo degli Alpini e in numerose strutture per anziani del territorio. Tra i beneficiari anche i volontari impegnati nei progetti in favore degli anziani. Il 2 aprile sono stati consegnati 400 ventilatori per le attività con l'Agenzia di Tutela della Salute della provincia di Bergamo ed altri 100 ventilatori sono in arrivo nei prossimi giorni; 5 ventilatori per la terapia intensiva sono stati consegnati il 3 aprile all'ospedale da campo degli Alpini. Prezioso per l'emergenza in corso anche l'arrivo al Papa Giovanni XXIII di attrezzature mediche di vitale importanza in questa fase di emergenza, tra cui una postazione Cardio Help. In arrivo a breve una Tac mobile e letti per degenza sub intensiva per l'ospedale da campo degli Alpini.

15:13 - Brescia, sciopero di 11 giorni alla Lucchini

Undici giorni di sciopero per non riaprire la fabbrica ed evitare così il rischio di contagio da coronavirus. Lo hanno proclamato i lavoratori della Lucchini insieme a Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm -Uil dell’alto Sebino, in provincia di Brescia, per "contrastare l’atteggiamento cieco della Lucchini Rs, che intende riaprire la produzione" e con la quale, secondo le Organizzazioni "non è stato possibile concordare nulla, in ottica di prevenzione e tutela della salute dei lavoratori". "Dopo diversi incontri e ore di discussione e dopo aver proposto come mediazione di far rientrare al lavoro esclusivamente quei lavoratori che volontariamente avessero deciso di riprendere l'attività – spiegano Luca Tonelli (Fim-Cisl), Barbara Distaso (Fiom-Cgil) ed Emilio Lollio (Uilm-Uil) - ci troviamo costretti, a tutela della salute di tutti i lavoratori Lucchini e dei loro cari, a proclamare 11 giorni di sciopero dal 3 al 13 aprile 2020 compresi, e cioè fino al perdurare del decreto ministeriale attualmente in vigore".

13:58 - Gallera: "Modello israeliano per post emergenza"

"La nuova strategia è creare presso ogni Ats, o comunque diffusi sul territorio, questi reparti abbastanza capienti da utilizzare per l'emergenza, quindi valuteremo delle strutture che sono al di fuori dell'attività ordinaria che possono essere usate per questo". Lo ha detto l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, rispondendo alle domande dei consiglieri regionali durante la commissione Sanità, trasmessa in streaming sul sito del Consiglio regionale: "Stiamo facendo una ricognizione per preparaci al dopo. Lo faremo sulle strutture esistenti, che vanno valutate rispetto a i costi e alla qualità della struttura".
Gallera ha dunque parlato del "modello israeliano": "Sia per l'esperienza che stiamo acquisendo, sia perché tutti dicono che le pandemie arrivano a ondate varie e qualcuno dice a ottobre potrebbe essercene un'altra, noi stiamo maturando l'idea di fare come hanno fatto in Israele, ossia realizzare degli interi reparti, magari degli ospedali, in ogni provincia, pronti e attivati per le emergenze" ha detto Gallera. Queste strutture "possono servire, in questa fase, a 'scaricare' alcuni ospedali dalla presenza dei pazienti Covid e consentirgli di tornare il prima possibile a una gestione ordinaria ma soprattutto - ha aggiunto l'assessore - per essere pronti per qualunque evenienza".

13:42 - Fontana: "Anche oggi trend in linea positiva"

"Anche oggi il trend è rimasto nella stessa positiva linea nel senso che continua a essere in pianura, non ha impennate, speriamo inizi a discendere. Sono passati 4-5 giorni di costante pianura, nei prossimi giorni dovrebbero iniziare le discese". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nel consueto punto stampa.  

13:32 - Confagricoltura Mantova: "Servono 4mila lavoratori stagionali"

"Ogni anno in provincia di Mantova vengono impiegati circa 4.000 lavoratori stagionali, in gran parte in arrivo da Marocco, India e Romania". Parte da questo il presidente locale di Confagricoltura, Alberto Cortesi, per chiedere al mondo politico, in vista della raccolta, di scongiurare il rischio di non avere queste figure "con conseguente enorme difficoltà per le nostre aziende nel portare a termine le abituali operazioni di raccolta dei prodotti". Per reperire la manodopera, l'associazione ha proposto una serie di soluzioni: dall'utilizzare chi percepisce il reddito di cittadinanza, alla reintroduzione dello strumento voucher e alla "possibilità - sottolinea una nota di Confagricoltura - di organizzare voli aerei dedicati, dai paesi extracomunitari".

12:55 - Il virologo Burioni: "A Bergamo numeri impressionanti"

"Le dimensioni del contagio sono molto superiori rispetto a quelle indicate dal numero di tamponi positivi". Lo ha detto il virologo Roberto Burioni commentando, all'Eco di Bergamo, i dati dell'indagine condotta dal quotidiano e da InTwig. "Succede sempre nel momento caotico dell'epidemia. I numeri reali che provengono da alcune zone di Bergamo sono particolarmente impressionanti. È legittimo pensare che questa epidemia in queste zone abbia avuto una dimensione ancora maggiore".

12:48 – Stretta sui controlli a Bergamo: 3.172 in un giorno

A seguito della stretta annunciata ieri dalla Prefettura di Bergamo, dopo alcune segnalazioni dell'eccessiva presenza di gente in giro a Bergamo e provincia, le forze dell'ordine hanno intensificato ulteriormente i controlli nella provincia più colpita dal coronavirus. La Prefettura stamattina ha fatto sapere che infatti ieri i controlli sono stati 3.172, con altrettante persone fermate in auto o a piedi. I sanzionati sono stati 145. Due le denunce per false dichiarazioni. Controllati anche 831 negozi: 20 titolari sono stati multati.

12:06 - Primario ospedale di Cremona: "Da Mattia recupero eccezionale"

"Ha avuto un recupero eccezionale" il 18enne Mattia, positivo al coronavirus ed estubato da pochi giorni a Cremona. Lo dice Antonio Coluccello, responsabile della Terapia intensiva dell'ospedale di Cremona. "Ora forse c'è un modestissimo calo, ma è meglio non dirlo", aggiunge, sottolineando che fra i segnali di ripresa c'è anche "un medico di 44 anni che opera sul territorio, appena estubato dopo due giorni di ventilazione meccanica". Mattia "è stato trasferito nel reparto di pneumologia", dove questa mattina ha potuto fare colazione e sentire al telefono la mamma, come spiegano fonti vicine alla famiglia. "Ha superato alla grande lo scoglio della terapia intensiva: sono sicuro che ce la farà senza avere ancora bisogno di noi - dice all'ANSA Coluccello -. E' il più giovane che abbiamo visto in Terapia intensiva a Cremona, è un nostro figlio adottivo: è giovanissimo e soprattutto non ha patologie. Siamo terrorizzati dai pazienti con patologie di accompagnamento, come diabete, ipertensione o obesità, che spesso rendono vane le nostre cure". Il primario sottolinea che "questo virus non guarda in faccia nessuno. Siamo parte di uno studio, che darà risultati fra qualche mese o anno, per indagare l'aspetto genetico dei pazienti. Può dirci perché ha colpito Mattia e non altri diciottenni. Sicuramente ci sarà una spiegazione ma la scienza non la conosce ancora". 

11:59 - Un video musicale per sostenere l'ospedale di Bergamo

Sulle note della canzone "Buonanotte all'Italia" di Luciano Ligabue, 14 artisti cantano insieme, ognuno da casa sua, per supportare l'ospedale di Bergamo. "In questo momento di emergenza nazionale, vogliamo dare il nostro contributo concreto per aiutare uno degli ospedali più colpiti dall'emergenza Coronavirus" dicono Gabriele Ciambrone e Luca Balduzzi, che partecipano all'iniziativa insieme a Davide (Cesareo) Civaschi, storico chitarrista degli Elio e le storie tese. Il video, a cui hanno partecipato artisti che vogliono portare il loro supporto a Bergamo, ha lo scopo di presentare una raccolta fondi aperta su Facebook grazie all'appoggio di Cesvi che devolverà tali fondi per l'emergenza Coronavirus, in particolare per rafforzare il reparto di terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

11:57 - I sindaci lombardi: "Regione ha abdicato sull'uso dei tamponi"

Sui tamponi la "Regione Lombardia ha del tutto abdicato all'uso di questo strumento come mezzo per il contenimento della diffusione del virus, a differenza di quanto continua ad essere fatto in altre regioni, con ciò distanziandosi dalle direttive" ministeriali. Lo hanno sottolineato i sindaci di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano e Varese nel messaggio in cui replicano alla lettera scritta ieri dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana. "L'auto-isolamento prescritto ad ogni assistito con sintomatologia similinfluenzale non consente infatti, quand'anche attuato, di individuare precocemente e di testare anche i familiari e i contatti più stretti. E questo a nostro avviso è un problema - hanno proseguito -. Chiediamo pertanto perché non si sia provveduto ad acquistare più macchinari, come altre regioni hanno fatto, e maggiori quantitativi di reagente, e perché non si sia coinvolto un maggior numero di laboratori, così da poter effettuare un numero adeguato di tamponi". Infine parlando delle residenze per anziani, le Rsa, i sindaci hanno detto a Fontana come lui sia arrivato "persino a indicarci come responsabili di ciò che avviene" in queste strutture, "quando sai benissimo che queste ultime, private o comunali, operano perché autorizzate, accreditate, convenzionate e remunerate da Regione Lombardia, che risulta quindi essere senz'ombra di dubbio la responsabile della sicurezza sanitaria degli operatori e degli ospiti delle stesse residenze".

11:22 - Fabrizio Sala: "C'è tappo a Roma su mascherine"

Sull'autorizzazione dei materiali come le mascherine "c'è un tappo a Roma, non vogliamo fare polemica diciamo: autorizzateci le mascherine e tutto ciò che può essere utilizzato". Lo ha detto il vicepresidente di Regione
Lombardia, Fabrizio Sala, parlando a Sky Tg24 chiarendo che "hanno le specifiche tecniche, le abbiamo lavorate con il
Politecnico di Milano e con gli imprenditori lombardi" e la mascherina prodotta da "Fippi ha tutti i requisiti tecnico-scientifici, abbiamo bisogno della validazione dell'Istituto Superiore di Sanità per cominciare a distribuire le mascherine che ci siamo fatti da soli" e "ripeto i requisiti scientifici sono stati validati dal Politecnico di Milano". Inoltre, il prossimo 5 aprile scadrà l'ordinanza restrittiva regionale per contrastare la diffusione del Coronavirus. "Noi ora ci stiamo confrontando con il governo che dovrà cominciare a pensare al Dpcm, è chiaro che se le misure non sono adeguate noi la rinnoviamo".

10:51 - Attilio Fontana: "Su tamponi Iss premia nostra cautela"

Sul tema dei tamponi sierologici "la cautela che la Lombardia ha avuto l'ha premiata, ieri l'Istituto superiore di sanità ha detto che per ora i tamponi sugli anticorpi, sierologici, non sono credibili, non rispettano i requisiti della scienza". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Mattino Cinque, parlando della polemica portata avanti anche da alcuni sindaci lombardi sul fatto che la Regione non abbia ancora iniziato a fare questo tipo di tamponi. 
Fontana ha poi commentato le parole del Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, secondo cui le persone dovranno rimanere in casa fino al primo maggio. "Io non entro nel merito di queste scelte - ha detto il governatore - perché mi affido agli scienziati che ne sanno più di me. Mi riferisco a quello che dirà l'Istituto superiore di sanità e ai nostri epidemiologi ma è probabile che sarà così perché lo sento dire anche io da più parti". 

10:38 - Agenzia di ricerca InTwig: "A Brescia 188mila contagiati"

Sarebbero 188mila i contagiati dal Coronavirus in provincia di Brescia. La stima è dell'agenzia di ricerca InTwig che ha già realizzato uno studio simile a Bergamo. Secondo i dati riportati da Il Giornale di Brescia, quindi si tratta di un numero di positivi al Covid ben superiore alle 8212 persone con tampone positivo. Lo stesso quotidiano ha controllato con le anagrafi di quasi 200 Comuni il numero dei decessi di marzi: più di 3.700 contro i mille dello stesso mese del 2019.

10:36 - Attilio Fontana: "Non è finita, scendere è parte difficile"

"Bastano due giorni di notizie abbastanza positive e provvedimenti che sembrano in senso più aperto e la gente immediatamente pensa che sia finito tutto. Invece non è finito niente, siamo ancora nel bel mezzo di questa epidemia". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento con la trasmissione Mattino Cinque. "Se noi la vogliamo interrompere dobbiamo rispettare rigorosamente le regole".

10:32 - Assessore Lombardia: "Burocrazia blocca mascherine"

In questo momento di emergenza "è grave" che il sistema di certificazione delle mascherine "si incagli per i problemi della burocrazia romana". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, a Sky Tg24 in diretta dall'azienda di Rho (Milano) che ha riconvertito la sua produzione di pannolini in mascherine.  "Queste mascherine non sono certificate e hanno bisogno della deroga del decreto Cura Italia" per essere utilizzate. Deroga
"che deve venire dall'Istituto Superiore di Sanità - ha spiegato Cattaneo -: la richiesta da parte dell'azienda è stata inviata il 24 marzo, siamo al 3 aprile e ancora non è arrivata. Speriamo arrivi oggi".

10:28 - Coronavirus: Gallera, no a paragone tra Lombardia e Veneto

Il paragone sulla gestione dell'emergenza tra Lombardia e Veneto non è accettabile per l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera perché "quello che è successo in Lombardia non è successo in nessun altra Regione: in tutto il Veneto o nelle altre Regioni hanno dopo due mesi i casi che noi abbiamo avuto nell'arco dei primi dieci giorni", ha detto a Mattino Cinque.

10:27 - Morti due dipendenti di case di riposo in Lombardia

Due dipendenti di case di riposo, l'una in provincia di Milano e l'altra a Pavia, sono morti ieri a causa del Coronavirus. Lo ha reso noto il vicedirettore regionale di Uneba (Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di assistenza Sociale), Marco Petrillo, che parla di "grandi limiti del sistema sanitario territoriale". Ha, infatti, preso in carico le Rsa "dopo 40 giorni a partire dall'emergenza" ha detto all'ANSA. Petrillo, anche presidente Uneba della provincia di Varese dove su "46 strutture per anziani il 15% è in difficoltà per il contagio accertato di ospiti e dipendenti", ha spiegato come le strutture si siano "autonomamente attrezzate per scongiurare i contagi, a partire dal 24 febbraio scorso", ma che quando il virus "è entrato purtroppo nelle case di riposo, sono rimaste sole per 40 giorni". 

10:03 - A Bergamo più dimessi che ricoverati in ospedale

Ieri sono state 26 le persone che hanno lasciato l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e 20 i nuovi ricoveri. È la prima volta dall'inizio dell'emergenza. A riportare il dato è 'L'Eco di Bergamo' che registra anche una diminuzione delle pagine dei necrologi: sette, mentre nei giorni scorsi erano arrivate anche ad essere una dozzina. "È un segnale - ha spiegato il direttore sanitario dell'ospedale Fabio Pezzoli che ha commentato il dato degli accessi e delle dimissioni - ma la guardia deve restare alta".

9:50 - Gallera: “Dalla Protezione Civile arrivate mascherine per 4 giorni”

Dalla Protezione Civile alla Lombardia in sei settimane "sono arrivate mascherine" necessarie "per quatto giorni e mezzo". È quanto ha riferito l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, in collegamento con Mattino Cinque. "C'è una difficoltà di tutti - ha premesso Gallera - non voglio dire che la Protezione Civile tiene nascoste le mascherine o altri prodotti. Sta di fatto che noi abbiamo distribuito circa 2,5 milioni e mezzo di mascherine della Protezione civile e circa 10 milioni le abbiamo acquistate noi, questa è già una proporzione. Ma noi abbiamo bisogno solo per gli ospedali di 300 mila mascherine al giorno, e per l'intero sistema anche delle rsa e dei medici di medicina generale circa 500 mila, quindi a noi sono arrivate mascherine per 4 giorni e mezzo su sei settimane".

9:22 - Giulio Gallera: "Evoluzione positiva ma ancora sforzi"

La situazione del Coronavirus in Lombardia "è in evoluzione positiva, siamo in miglioramento. Certo, è chiaro che non c'è un crollo, c'è un appiattimento, quindi vuol dire che lo sforzo che dobbiamo compiere è ancora impegnativo e forte, ma siamo sulla strada giusta". Lo ha spiegato l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, in collegamento con Mattino Cinque, riferendosi al trend dei contagi.  "Il dato più significativo - ha continuato - è che nei nostri pronto soccorso la situazione è in netto miglioramento e anche negli ospedali il numero dei ricoverati sta scendendo. Tra i dimessi e i nuovi entrati c'è un saldo positivo". 

7:03 - A Lodi due letti rianimazione liberi, prima volta

Due letti di terapia intensiva liberi. Questo è quello che è accaduto ieri all'ospedale di Lodi, presidio sanitario che accoglie i pazienti di una delle province che è stata tra le più colpite in Italia dal Coronavirus e dove per due settimane è stata istituita l'unica zona rossa con la quarantena di 10 comuni tra cui quello di Codogno, la cittadina nella quale è stato accertato il primo caso di Covid-19. A renderlo noto, nel corso dell'assemblea dei sindaci del Lodigiano che si è tenuta in due tranche in videoconferenza, è stata Giovanna Gargioni, sindaco di Borghetto Lodigiano e componente del consiglio di indirizzo di Ats città Metropolitana. "Segnale importante - commenta Francesco Passerini, presidente della Provincia di Lodi, nonché sindaco di Codogno - perché significa che sta allentando la pressione sul servizio sanitario".

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