Coronavirus Milano, svolti 222mila controlli nella Città Metropolitana

Lombardia

Dal 9 marzo sono state rilevate 5.166 violazioni alle norme istituite per il contenimento dell'emergenza sanitaria in corso. Questi i dati forniti dal Prefetto di Milano 

Sono 222.757 i controlli svolti dalle Forze dell'ordine a partire dal 9 marzo scorso e 5.166 violazioni rilevate alle norme istituite per il contenimento dell'emergenza coronavirus, questi i dati forniti dal Prefetto di Milano. Un numero che sarebbe "decrescente di giorno in giorno, che dimostra un progressivo rispetto dei cittadini alle regole di riduzione dagli spostamenti". Ieri sono state 206 le persone multate. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della ripresa economica della città: "Il mio non è uno stupido ottimismo ma la volontà di essere pronti e dare una mano a chi dovrà ripartire", ha sottolineato. (DIRETTA)

19:29 -  Fontana sull'ospedale in Fiera: "Ghe sem!"

"Ghe sem! Qualcosa di davvero grande - ha scritto sulla sua pagina Facebook il governatore della Lombardia, Attilio  Fontana, riferendosi all'ospedale in Fiera a Milano -. È la prova che volere è potere e che la Lombardia non si ferma davanti a niente. Grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e stanno lavorando per raggiungere un risultato straordinario". Fontana nel tardo pomeriggio ha effettuato un sopralluogo presso il nuovo ospedale.

17:54 - A Milano cresce il contagio, più 546 positivi

Secondo quanto emerge dai dati odierni riportati dall'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, la provincia di Milano registra una crescita superiore nel numero di contagi rispetto alle altre: più 546 (ieri 314) con un totale di 8329 casi, superiore al totale della provincia di Brescia. A Milano città l'incremento è stato di 247 casi (ieri 150) per un totale di 3406.

16:13 - Fontana a sindaco Sala: "Polemiche? basta non innescarle"

"Se non è il momento di alzare i toni, evitiamo di farlo". Con queste parole il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha replicato alle parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Lanciare il sasso e togliere la mano non è mai bello. In questo momento, poi - ha precisato -, risulta inopportuno e pericoloso perché potrebbe ingenerare tensioni anche sociali di cui nessuno ha bisogno. Per evitare le polemiche, insomma, basta non innescarle ogni mattina".
"Il sindaco di Milano sa benissimo tutto quello che Regione Lombardia ha fatto in passato, fuori dall'emergenza, per rendere Milano e il nostro territorio un'eccellenza sanitaria internazionale, che anche lui ha sempre decantato e portato come modello di vanto. E sa bene - ha aggiunto il governatore - anche tutto quello che, spesso, troppo spesso, da soli, stiamo facendo per combattere questa guerra".
"Nel merito gli rammento che consultori si occupano di tutt'altro e non certo di Coronavirus. Quanto ai medici di base forse non ha compreso bene ciò che dicono. Non avevano i presidi (mascherine, gel igienizzante) per proteggere se stessi e i malati, per questo non potevano effettuare le visite a domicilio. E non avevano i presidi perché il Governo non è stato finora in grado di fornirci la quantità sufficiente per assicurarli anche a loro. Ma da oggi, produciamo da soli 900.000 pezzi e la mancanza verrà risolta dalla Regione".
Poi ha concluso: "Al sindaco Sala - chiedo dunque di riporre nell'astuccio dei pennarelli (necessarissimi, beninteso) a lui tanto cari in queste ore, le tinte forti o addirittura fosche, per usare colori più tenui e caldi. Il verde della speranza e il rosa del nuovo giorno".

13:48 - Il messaggio dell'arcivescovo di Milano

Una Pasqua "segnata dal drammatico impatto della pandemia" quella che si avvicina. In questa occasione, l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha scritto alla Diocesi: "Non pensavamo che la morte fosse così vicina. Io non so quante siano le persone che muoiono a Milano nei tempi 'normali'. Adesso però i numeri impressionano, anche perché tra quei numeri c'è sempre qualcuno che conosco. Quando irrompe il nemico che blocca tutto, che paralizza la città, che entra in casa con quella febbre che non vuol passare, allora le certezze vacillano, e il verdetto del termometro diventa più importante dell'indice della Borsa". Se da un lato questa situazione ha avvicinato tanti che a Dio non pensavano, allo stesso tempo - prosegue Delpini - ha reso "più fragili le certezze dei devoti. Ed è in questa situazione che le messe sono state impedite. Certo, sono state organizzate trasmissioni televisive, ogni prete ha dovuto inventarsi un qualche modo virtuale per entrare nelle case, per far sentire un segno di prossimità. Quando abbiamo fame non potremo mai sfamarci guardando una fotografia del pane. Poter 'andare a messa sarebbe il segno che è tornata la normalità". Davanti a tutto questo, conclude l'arcivescovo, "l'unica roccia alla quale appoggiarsi può essere solo chi ha vinto la morte".

12:08 - Da Comune mascherine a medici, personale Atm e Amsa, rider e tassisti

Il Comune di Milano la prossima settimana inizierà la distribuzione di mascherine per medici di base, anche della Città Metropolitana, per il personale di Atm e Amsa, per negozianti ed edicolanti, tassisti e rider che consegnano il cibo a domicilio. "Parte in settimana un nuovo giro di distribuzione ai medici di base, ma questa volta ci estendiamo anche alla Città metropolitana, al personale che è in servizio come Atm e Amsa, poi andremo dagli edicolanti, negozi, le daremo ai tassisti, ai rider, a quelle famiglie che già serviamo portando a casa i pasti o la spesa", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sulle sue pagine social. "Dovremo abituarci sempre di più a gestire il tema delle mascherine, perché anche quando si riaprirà saranno assolutamente necessarie. Le mascherine dovrebbero arrivare tramite un flusso dal governo, alle Regioni, alla protezione civile, senza fare polemica ma ne arrivano veramente poche e il Comune di Milano si sta attrezzando per comprarle - ha concluso -. Ne stiamo ricevendo anche tante in regalo, a questo punto ne abbiamo uno stock ma dovremo andare avanti".
"Ieri con un blitz a sorpresa abbiamo vinto la battaglia dei pennarelli, o perlomeno stiamo aspettando la conferma ufficiale", ha detto Sala sui social, riferendosi al fatto che sarà possibile acquistare il materiale da cancelleria nei supermercati come da giorni chiedono molte famiglie con bambini.

11:47 - Il sindaco Sala: "Dire riapertura non è stupido ottimismo"

"Io devo presidiare la situazione giorno per giorno, devo avere in testa delle azioni di riapertura e di rilancio, il mio non è uno stupido ottimismo ma la volontà di essere pronti e dare una mano a chi dovrà ripartire". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in diretta a Rtl 102.5 parlando della ripartenza della città dopo l'emergenza Coronavirus. La situazione di Milano "è particolare perché più dall'alto cadi e più ti fai male e noi eravamo in un periodo davvero d'oro, abbiamo fatto un progresso incredibile anche se non esteso a tutti. Lo scorso anno abbiamo avuto 10 milioni di turisti, quest'anno quanti 1 milione ? Poi 3 il prossimo anno?", ha aggiunto. Quando si potrà ripartire "useremo molto la scienza, la tecnologia e il digitale, non sono contrario a cercare di cifrare i nostri comportamenti e movimenti", ha concluso.
"Il regionalismo a 20 Regioni è fallito, prendiamone atto", ha continuato Sala. "Nei momenti di crisi vedi come il sistema collassa. Questa è una vera e grande responsabilità della politica, la stagione delle riforme sarà indispensabile per la ripartenza del Paese - ha aggiunto -. La classe politica, e mi ci metto anche io, vedremo se avrà il buonsenso di mettersi insieme a un tavolo con la capacità di lavorare nelle diversità, perché su questi temi è indispensabile".
"La sanità lombarda ha fatto una scelta diversa da quella di Veneto ed Emilia Romagna e ha privilegiato le grandi strutture ospedaliere e in particolare anche quelle private, si è persa la capacità di tenuta sul territorio del tessuto socio sanitario e in questo momento questo è un limite", ha detto ancora il primo cittadino. "Io evito con grande attenzione qualunque tipo di discussione, di rischio di litigio con il mio collega Attilio Fontana e ci mancherebbe altro, la gente non ce lo perdonerebbe. Ma parlate con i medici di base e sentite cosa dicono, i consultori non ci sono più - ha concluso -. Saremo in grado di metterci al tavolo e trovare la formula giusta per dei tempi cambiati?".

11:17 – Martedì i primi degenti all'hotel Michelangelo di Milano

Inizierà ad ospitare i primi degenti probabilmente a partire da martedì l'hotel Michelangelo di Milano, struttura vicina alla Stazione Centrale che è stata messa a disposizione dal Comune, in accordo con la proprietà, per i cittadini che devono passare il periodo di isolamento per il Coronavirus. Le tempistiche dipendono dalla Protezione Civile che sta definendo gli ultimi dettagli per l'arrivo del primo gruppo di pazienti, che saranno alcune decine e andranno a riempire le prime stanze dell'hotel, che sono in tutto 306. L'hotel Michelangelo non sarà l'unica struttura dedicata all'isolamento da Coronavirus in città. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha infatti firmato un'ordinanza urgente con cui dà mandato agli uffici comunali di individuare "strutture e immobili allo scopo di garantire l'ospitalità di cittadini che necessitano di assistenza o soggetti Covid positivi ormai stabilizzati che possono essere dimessi dalle strutture ospedaliere - come si legge nel documento - o i contatti stretti, che per vari motivi non possono svolgere l'isolamento presso il privato domicilio". Le direzioni del Comune dovranno privilegiare "la scelta di poche strutture con elevata capienza e capacità di accoglienza, al fine di dispiegare il contingente minimo di personale per la gestione delle stesse e di facilitare le attività di controllo da parte delle Forze dell'Ordine".

11:05 - A Milano ieri 206 multe e 8351 controlli eseguiti

Sono 206, su 8351 controlli, le persone multate ieri in base all'ultimo provvedimento emanato dal Governo per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Dai dati del monitoraggio effettuato a Milano dalla forze dell'ordine, resi noti dalla Prefettura, risulta anche che sono 5 le persone denunciate per aver reso false dichiarazioni. Riguardo invece ai 4154 esercizi commerciali controllati le sanzioni amministrative sono state 4 mentre un solo provvedimento di chiusura provvisoria è stato disposto.  

8:38 – Svolti 222.757 controlli nella Città Metropolitana

Il Prefetto di Milano ha comunicato i dati complessivi dei controlli eseguiti nell'ambito della Città Metropolitana dalle forze dell'ordine dal 9 marzo: sono 222.757 con 5.166 violazioni. Un numero che sarebbe "decrescente di giorno in giorno, che dimostra un progressivo rispetto dei cittadini alle regole di riduzione dagli spostamenti". I militari impegnati a livello regionale sono 278, di cui 165 nell'ambito metropolitano. I risultati operativi sono stati analizzati nel corso di una videoconferenza tra il Prefetto di Milano, la Vice Sindaca della Città Metropolitana e del Comune di Milano, i 16 Sindaci capofila di Distretto e la presidente della Conferenza dei Sindaci.  

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