Treno deragliato a Lodi: rimossi dai binari i primi due vagoni. VIDEO

Lombardia
Una foto del treno deragliato a Ospedaletto Lodigiano (ANSA)

Le carrozze asportate rimarranno nel piazzale del cantiere e domani si riprenderà con la rimozione delle altre. Proprio per questo, sul retro dell'area di cantiere, è stato creato un deposito

Sono terminate per oggi a Ospedaletto Lodigiano (in provincia di Lodi) le operazioni di rimozione (LE FOTO) delle carrozze del Frecciarossa deragliato il 6 febbraio (FOTO E VIDEO DALL'ALTO - LE VITTIME). Oggi sono stati rimossi dai binari due vagoni, che rimangono nel piazzale del cantiere. Domani si riprenderà con la rimozione delle altre cinque carrozze. In seguito verrà rimossa anche la motrice: una scelta dettata dal fatto che le carrozze si trovavano tuttora su una linea di collegamento ritenuta "cruciale" per il Paese. Sul retro dell'area di cantiere è stato creato un deposito dove da domani verranno posizionati, uno dopo l'altro, i vagoni rimossi dai binari. Una volta completata questa fase, verranno portati in un deposito di Rfi.
Il prefetto lodigiano Marcello Cardona aveva spiegato nei giorni scorsi: "Ora inizia il lavoro più importante e complesso per il ripristino della linee ad Alta velocità e Rfi metterà in campo decine e decine di persone”. Il treno è completamente dissequestrato, come ha confermato oggi il procuratore Chiaro. E una volta liberata la zona dai vagoni, si potrà tornare a lavorare per ripristinare la linea di alta velocità.

Le operazioni di rimozione

I lavori nel cantiere sono stati preceduti dall'allontanamento delle linee dell'alta tensione dal convoglio. Il primo tentativo di rimozione del primo vagone dai binari è scattato alle 12.52. Il vagone del treno è stato alzato di qualche centimetro dopo essere stato imbragato in cavi d'acciaio ma, poi, i tecnici l'hanno dovuto posare di nuovo sui binari per procedere prima al taglio, con flessibili, del giunto di collegamento tra il primo e il secondo vagone del convoglio, che si era deformato nel corso del deragliamento. L'operazione ha richiesto oltre mezz'ora con una ventina addetti di Rfi intorno al vagone. Poi, alle 15.05 il secondo tentativo che è andato bene: alle 15.10 il vagone era già su un rimorchio aperto su gomma. Un quarto d'ora dopo, il via libera con la rimozione del secondo vagone, posato a terra di fianco al primo. Intorno alle 17 il cantiere è stato chiuso.

Code sulla A1 per i lavori in corso

Lungo l’Autostrada del Sole si sono registrate code a tratti e rallentamenti in direzione sud, all’altezza del cantiere sulla ferrovia dov’è in corso la rimozione del Frecciarossa 1000. Autostrade per l’Italia segnala lo stesso problema anche in entrata ai caselli della A1, tramite pannelli luminosi. 

Il sequestro dei 10 attuatori

Sono 10 gli attuatori prodotti da Alstom sequestrati in tutta Italia nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Lodi sul deragliamento del Frecciarossa 1000 che il 6 febbraio a Ospedaletto Lodigiano ha causato la morte di due macchinisti e il ferimento di 31 persone.

Gli indagati

Nell'inchiesta della Procura di Lodi, a ora, risultano indagati i cinque tecnici che durante la notte intervennero sullo scambio, l'amministratore delegato di Alstom Ferroviaria, Michele Viale, e la società Rfi, indagata per responsabilità amministrativa in base alla Legge 231 del 2001.

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