Milano, pena di un anno ai lavori sociali per furto per l'amica di Marco Carta

Lombardia
Il tribunale di Milano (ANSA)

La 53enne sarà impiegata per 12 mesi all’interno di una onlus Caritas di Cagliari. Lo ha deciso questa mattina il giudice della sesta sezione del tribunale del capoluogo lombardo 

Fabiana Muscas, la 53enne ritenuta colpevole del furto di sei magliette alla Rinascente di Milano insieme all'amico e cantante Marco Carta, il quale è poi stato assolto da ogni accusa, è stata condannata a un anno di lavori di pubblica utilità in una onlus Caritas di Cagliari. Lo ha deciso questa mattina il giudice della sesta sezione penale del tribunale del capoluogo lombardo, che ha ammesso la donna all'istituto della messa alla prova, come chiesto dal suo difensore, l'avvocato Giuseppe Castellano. Al termine di questo periodo, se il programma andrà a buon fine, il reato potrà dichiararsi estinto.

La condanna

La donna si è impegnata a lavorare per 4 ore alla settimana per un anno. Inoltre, è stata accolta la sua richiesta di aggiungere 2 ore settimanali extra, "a riprova della sua resipiscenza". Come era emerso nelle motivazioni dell'assoluzione di Marco Carta, Muscas si è assunta fin da subito tutta la responsabilità del furto, sostenendo di volere fare un "regalo di compleanno" al suo amico che da poco aveva compiuto 34 anni. Per il giudice Stefano Caramellino, al contrario, la prova fornita dall'accusa della colpevolezza di Carta sarebbe stata "insufficiente e contraddittoria". Diversa la ricostruzione del pm Nicola Rossato, che nelle scorse udienze ha impugnato la sentenza di assoluzione.

L’assoluzione di Marco Carta

Marco Carta, alla fine di ottobre del 2019, era stato assolto dall’accusa di furto “per non aver commesso il fatto”. Il giudice di Milano, Stefano Caramellino, ha ritenuto "insufficiente e contraddittoria" la prova che il cantante abbia concorso nel furto di sei magliette, avvenuto lo scorso 31 maggio alla Rinascente.  

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