Blitz antidroga nel Monzese: sequestrati 12 chili di cocaina, due arresti

Lombardia

L’operazione è stata chiamata "Bianco Natale". Al momento di finalizzare l’acquisto, il corriere e l’acquirente sono stati circondati dai militari 

Blitz antidroga dei carabinieri di Desio (in provincia di Monza) avvenuto durante la vigilia di Natale. I militari hanno bloccato a Paderno Dugnano, nel Milanese, un corriere di cocaina e il suo cliente mentre portavano a termine la compravendita di una partita di 12 chilogrammi di droga. I due, un’infermiera 24enne tedesca (di origine marocchina) e uno spacciatore brianzolo di 35 anni con precedenti (a cui era destinato il prodotto), sono stati arrestati.

Il blitz

I carabinieri hanno seguito il corriere e il cliente da Varedo (in provincia di Monza), dove i due si sono incontrati, fino a Paderno Dugnano. Al momento di finalizzare l’acquisto, quando i due hanno mostrato soldi e stupefacente, sono stati circondati dai militari, che hanno sequestrato la cocaina e 400 mila euro in contanti, suddivisi in mazzette di banconote arrotolate. L’operazione è stata chiamata "Bianco Natale".

La droga

La droga, purissima e presumibilmente proveniente dalla Colombia, a quanto emerso era destinata alle piazze dello spaccio della Lombardia, inclusi i noti boschetti di Rogoredo (in proovincia di Milano) e delle Groane (in provincia di Monza). Tagliata e rivenduta al dettaglio, avrebbe fruttato circa un milione e mezzo di euro. Per trasportare i panetti di cocaina in Italia, secondo l'inchiesta coordinata dalla procura di Monza, la ragazza avrebbe ricavato un doppio fondo sotto la plancia del suo fuoristrada, apribile grazie a un congegno elettromeccanico attivabile da un pulsante per sbrinare i vetri i panetti di coca. I militari, dopo aver premuto il bottone sotto il vano porta bicchiere, hanno poi estratto la polvere bianca, con impresso un logo su cui gli inquirenti indagheranno.

L’inchiesta

L'inchiesta si occuperà d’individuare i canali di approvvigionamento della 24enne tedesca, presumibilmente collegata alla rete di narcotrafficanti con base in Colombia, nazione considerata "leader" nel traffico di cocaina. Gli inquirenti lavoreranno anche sui clienti finali a cui sarebbe arrivata la droga, per poi essere lavorata e spacciata in Lombardia.

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