Le iscrizioni per omicidio stradale aggravato e lesioni colpose sono atti a garanzia per ricostruire la dinamica dell’incidente, nel quale ha perso la vita una donna di 49 anni. Il pm Rosaria Stagnaro ha dato oggi una delega alla Polizia locale per le indagini
La Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale aggravato e lesioni colpose i conducenti del filobus e del camion dei rifiuti coinvolti nello scontro di sabato mattina (FOTO - VIDEO - IL MOMENTO DELL'IMPATTO) nel quale ha perso la vita Shirley Ortega Calangi, 49enne di origine filippina, dopo un giorno di coma. Si tratta di un atto dovuto - come avviene sempre in questi casi - a garanzia degli indagati per svolgere tutti gli accertamenti. Il pm Rosaria Stagnaro ha poi disposto gli esami tossicologici sui conducenti (i risultati sono attesi per i prossimi giorni) e ha dato una delega ampia alla polizia locale milanese per effettuare una serie di indagini al fine di ricostruire la dinamica esatta dell'incidente.
Gli sviluppi delle indagini
Stando a quanto chiarito, ad ogni modo, gli inquirenti dovranno valutare ancora diversi elementi, tra cui anche la velocità esatta dei due mezzi, prima di avere delle risposte certe sule cause dell'incidente. Per capire, poi, il motivo della distrazione dell'autista del filobus ci saranno anche accertamenti sul suo cellulare che è stato sequestrato, così come i due mezzi.
L'autista ha 28 anni, in Atm da pochi mesi
Dalle indagini sono emersi nuovi dettagli sull'identità del conducente del filobus: si tratta di un 28enne, che ha cominciato a lavorare in Atm all'inizio della primavera del 2019. A quanto si apprende, avrebbe superato con giudizio di idoneità le prove previste dall'azienda dei trasporti e dalle norme che regolano il settore, oltre ad essere stato sottoposto a controlli periodici di tipo tecnico, come da prassi. Dopo l'incidente di sabato mattina per lui la prognosi medica è stata di 10 giorni, senza la necessità di un ricovero.
Scavuzzo: "Necessario fare chiarezza"
La vicesindaco di Milano e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, ha riferito oggi in Consiglio comunale quanto fatto dall'amministrazione dopo lo scontro di sabato, spiegando come sia "necessario fare chiarezza e valutare le responsabilità, per evitare che si possano ripetere questi incidenti". La dinamica dell'incidente è al vaglio dell'autorità giudiziaria a cui il Comune, con Amsa e Atm, "sta mettendo a disposizione tutti gli elementi". L’azienda che gestisce il trasporto pubblico della città "ha consegnato alla Polizia locale, in qualità di polizia giudiziaria incaricata dalla Procura, le immagini di tutte telecamere a sua disposizione. Inoltre sono state raccolte le immagini di tutte le telecamere dell'area" dove è avvenuto l'incidente.
"I mezzi di Atm sono dotati di sistemi di sicurezza relativi alla velocità e l'azienda sta mettendo a disposizione dell'autorità giudiziaria anche questi elementi - ha continuato -. Anche Amsa per quello che riguarda i dispositivi sui mezzi e le informazioni utili è già in contatto con la magistratura. Ci occupiamo, con Atm, delle esequie della donna ed eventualmente del rimpatrio della salma", ha concluso la vicesindaco.
L’incidente
Lo scontro tra il filobus e il camion di rifiuti è avvenuto alle 8.09 di sabato all'incrocio tra viale Bezzi e via Marostica, nella zona nord-ovest di Milano. Il violento incidente, che, oltre a una vittima, ha provocato 12 feriti, tra cui gli stessi conducenti, è stato ripreso da una telecamera privata di un palazzo nelle vicinanze, nel quale si vede che il bus della linea 90/91, che procedeva a velocità elevata, non si è fermato al semaforo rosso e per questo il mezzo è andato a schiantarsi contro il camion che, invece, avanzava con il verde.