Pavia, trovati tre cellulari nelle celle di un carcere

Lombardia
Immagine di archivio (ANSA)

Le forze dell’ordine hanno rinvenuto i telefonini nel penitenziario di Torre del Gallo: alcuni detenuti, grazie agli apparecchi, mantenevano contatti con l’esterno 

Gli agenti della polizia penitenziaria di Pavia, durante una perquisizione nella serata di ieri, hanno ritrovato nelle celle del carcere cittadino di Torre del Gallo tre telefonini, con i quali alcuni detenuti mantenevano i contatti con l'esterno. A darne notizia, quest’oggi, è stato Carlo Cataldo, il vicesegretario provinciale dell'Uspp (ossia dell’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria), il quale ha dichiarato: "Un'intensa e scrupolosa operazione di perquisizione svolta nelle ore serali di ieri ha consentito al personale di polizia penitenziaria di Pavia di rinvenire tre telefoni cellulari ben occultati all'interno delle sezioni detentive. Un evento critico che, a Pavia, purtroppo, rappresenta il prosieguo di altri episodi altrettanto critici che, negli ultimi mesi, hanno caratterizzato la struttura".

Le parole del neo segretario regionale dell’Uspp

Sull'episodio interviene anche Gian Luigi Madonia, neo segretario regionale dell'Uspp, che esprime soddisfazione per l'operazione: "Il personale ha dimostrato anche grande spirito di abnegazione, tenuto conto dell'evidente prolungamento dei turni per molti agenti. Ancor più valore assumono determinate operazioni, quando si tratta di reparti in cui la carenza d'organico è ormai una cancrena che nessuna amministrazione e nessun governo intende risolvere: a Pavia l'organico previsto è di 285 unità, ma la forza attualmente presente è di circa 220, con una pesante e ingiustificata carenza nei ruoli intermedi (ispettori e sovrintendenti), le cui carenze superano il 90 per cento”.

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