Lavoro nero e caporalato: arrestato gestore di un hotel nel Comasco

Lombardia
Immagine di archivio (ANSA)

Il titolare di un albergo di Canzo, 41enne residente in provincia di Milano, è accusato di sfruttamento di manodopera. I carabinieri gli contestano alcune aggravanti, tra cui aver esposto i dipendenti a situazioni di pericolo e averne picchiato uno

Il gestore dell’Hotel Volta, situato nel Comune di Canzo (in provincia di Como), è stato arrestato nella giornata di ieri in flagranza per sfruttamento di manodopera. L’uomo, 41 anni e residente in provincia di Milano, è stato ammanettato in seguito a un’inchiesta condotta dai carabinieri e dall’ispettorato del lavoro sull’attività dell’albergo a tre stelle. I militari, nel corso dell’intervento, hanno trovato nove persone in nero, non pagate o retribuite con cifre irrisorie e senza orari. Secondo un calcolo svolto dalle forze dell’ordine, in alcuni casi la tariffa era di 50 centesimi all’ora. Per la maggior parte si tratta di individui indigenti ai quali il titolare offriva vitto e alloggio in cambio di prestazioni.

Le indagini

La struttura era stata già sospesa nel mese di settembre, quando le forze dell’ordine avevano trovato due lavoratori in nero, uno dei quali anche clandestino. Nonostante ciò, l’attività dell’albergo era proseguita anche attraverso alcuni sotterfugi, come la chiusura del portone principale d’ingresso o l’utilizzo in cucina di un fornello da campo alimentato da alcune bombole, poiché all’hotel era stata anche interrotta l’erogazione del gas per morosità. I militari, in seguito a quest’ultima operazione, contestano al gestore una serie di aggravanti, tra cui quella di aver esposto le persone a situazioni di pericolo e quella di aver picchiato un dipendente.  

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