Chiesti 4 anni per capo ultrà juventino accusato di tentata estorsione

Lombardia

Vittima delle minacce il titolare di una società milanese di eventi sportivi, costretto "a procurare biglietti" agli imputati con una "corsia preferenziale" 

Il pm di Milano Enrico Pavone ha chiesto una condanna a 4 anni di reclusione per Loris Grancini, storico capo del gruppo ultrà juventino Viking, accusato di aver minacciato il titolare di una società milanese di eventi sportivi per costringerlo "a procurare biglietti" con una "corsia preferenziale" per le partite della Juventus.

Le minacce e i precedenti

Grancini, a processo assieme ad altri due tifosi della curva bianconera, è accusato di quattro episodi di tentata estorsione. Secondo le indagini in un episodio l’uomo sarebbe entrato nel punto vendita, assieme agli altri due imputati Christian Mauriello e Christian Fasoli, e avrebbe detto: “Bello alto qui, sai come brucia facilmente?”. Il capo ultrà è già stato arrestato nel dicembre 2017 perché deve scontare una pena di 13 anni e 11 mesi ed è stato condannato anche per tentato omicidio. Grancini è difeso dai legali Luca Ricci e Jacopo Cappetta. Per gli altri due imputati, difesi dall'avvocato Marco Ventura, il pm ha chiesto 2 anni per Fasoli e 2 anni e 2 mesi per Mauriello con l'assoluzione per entrambi da un capo di imputazione.

Gli episodi contestati

Stando all'inchiesta, le prime minacce all’esercente risalirebbero a fine aprile del 2015 dopo la partita di Champions Juve-Real, quando il titolare del punto vendita aveva dovuto annullare, per ragioni tecniche, l'emissione di 250 biglietti. Gli ultras sarebbero entrati nel locale per "ottenere" dall'uomo "i biglietti che erano stati erroneamente stampati" e poi annullati. Nel maggio 2017, poi, sempre Grancini si sarebbe presentato nel punto vendita per chiedere la "emissione" di biglietti per la partita Juve-Crotone per "certi personaggi calabresi di Corsico" e di fronte al diniego del titolare avrebbe risposto: "Vedi di farmeli recuperare, sbirro di m...". Sempre a maggio di due anni fa, infine, gli ultrà avrebbero cercato di recuperare biglietti per la partita Roma-Juve e Grancini nel punto vendita avrebbe anche mimato "il gesto del caricamento di un'arma da fuoco".

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