Milano, bimbo precipitato dalle scale a scuola: oggi sopralluogo del pm

Lombardia

Oggi sarà in città il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. Il magistrato sentirà nuovamente alcuni testimoni, tra cui insegnanti e personale scolastico

E’ atteso per oggi il sopralluogo del pm di Milano Letizia Mocciaro nella scuola Pirelli, dove un bimbo di sei anni venerdì scorso è precipitato nella tromba delle scale ed è morto (LA RICOSTRUZIONE). Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo d'indagine per omicidio colposo. A quanto si apprende, il magistrato sentirà nuovamente alcuni testimoni, tra cui insegnanti e personale della scuola, e dovrà studiare il regolamento scolastico prima di procedere eventualmente alle iscrizioni nel registro degli indagati. Sarà necessario poi accertare se il personale in servizio al momento dell’incidente fosse sufficiente per garantire la sorveglianza degli alunni. A breve inoltre verrà acquisita la cartella clinica del bambino.

L'incidente

Secondo le indagini, il tragico incidente è avvenuto in pochi secondi venerdì attorno alle 9.45, quando il bambino ha chiesto all’insegnante di inglese presente in classe di uscire per andare in bagno. Successivamente il bimbo ha lasciato i servizi per tornare in classe, con il permesso della bidella che stava aspettando altri due bambini di altre due classi. Tornando verso l'aula, il bambino, che tutti hanno definito “tranquillo”, avrebbe preso la sedia della bidella con le rotelline e l'avrebbe trascinata fino alla ringhiera da cui si è affacciato per poi perdere l'equilibrio e precipitare nella tromba delle scale per oltre 11 metri. Le sue urla, interrotte dallo schianto, hanno lanciato l'allarme. È stato immediatamente soccorso dal personale della scuola e trasportato in ospedale con un grave trauma cranico, lesioni interne e la frattura del bacino. Una delle questioni che inquirenti e investigatori si stanno ponendo è se sia corretto che le aule delle prime elementari siano collocate all'ultimo piano dell'istituto scolastico.

Le parole del ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti

Alla presentazione del patto per la Ricerca alla Camera, il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti ha chiesto un minuto di silenzio per il bimbo. "Ovviamente le tragedie accadono, accadono ovunque, ma in un Paese dove tante e tante scuole sono in difficoltà, il personale è sottopagato e insufficiente, le strutture non sono adeguate, non si può fare a meno di pensare che se avessimo investito in maniera diversa qualche tragedia ce la saremmo potuta evitare", sostiene, annunciando che oggi si recherà a Milano. "E un giorno di lutto per la scuola, come ministro e come padre mi sento in colpa ogni volta che accade una tragedia simile, ma quando accadono in un contesto sottofinanziato per troppo tempo non si può fare a meno di pensare che queste tragedie si sarebbero potute evitare".

"Contesto sottofinanziato"

Sulla morte del bambino di Milano Fioramonti spiega che "si sta cercando di capire cosa è successo, ma quando queste tragedie avvengono in un contesto sottofinanziato per troppo tempo, con strutture non sempre a norma, insegnanti che hanno troppi studenti e personale di servizio molto spesso insufficiente, non si può fare a meno di pensare che queste tragedie si sarebbero potute evitare". "Questo accadimento ci costringe a riflettere sull'importanza della scuola, che sia sicura, che le persone siano nelle condizioni di fare al meglio il loro mestiere. Purtroppo - prosegue - essere oggi un dirigente scolastico, un docente espone le persone a responsabilità che non sono accettabili, che non vengono neanche proporzionate al trattamento economico e alla normativa che li vede responsabili di cose che vanno oltre la loro responsabilità". Il ministro chiede maggiori investimenti per l'istruzione ed è preoccupato e deluso per i mancati investimenti nella scuola a partire da questa legge di bilancio. "Sono preoccupato perché allo stato attuale non mi sembra che ci sia un impegno forte e discontinuo rispetto alle politiche del passato, questa manovra deve essere coraggiosa e dimostrare che comincia una fase nuova, non possiamo sempre pensare che questo settore sia una Cenerentola".

Il sindaco Giuseppe Sala: "Lutto cittadino? Dalla famiglia riservatezza"

"Io e il Comune di Milano siamo a disposizione ma, cercando di interpretare quello che sta esprimendo la famiglia, credo che sia meglio vivano questo momento in maniera estremamente privata". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha risposto alla domanda se sarà proclamato il lutto cittadino per la morte del bambino. "Ritengo - ha aggiunto Sala - che la politica in certi momenti debba essere a servizio e non protagonista. In questo momento mi pare di capire che la famiglia preferisca un atteggiamento più riservato, preferisca chiudersi nel proprio strazio".

Milano: I più letti