Esplosione in una raffineria Eni nel Pavese: boato sentito a 15 chilometri

Lombardia
Foto (ANSA)

L'episodio è accaduto a Sannazzaro de' Burgondi. Dal luogo si è alzata una colonna di fumo, ora dissolta. "L'allarme è cessato dopo circa un'ora", fa sapere l'azienda

Questa mattina, martedì 17 settembre, c'è stata un'esplosione, attorno alle 6.23, alla raffineria Eni di Sannazzaro de' Burgondi in provincia di Pavia, in un impianto che era fermo per un intervento di manutenzione programmata. Dal luogo si è alzata una colonna di fumo - la foto utilizzata è di archivio, fa riferimento a un'altra esplosione avvenuta sempre a Sannazzaro ma nel dicembre 2016 - che si è ormai dissolta e il boato è stato avvertito anche a Garlasco, a una quindicina di chilometri di distanza. Sul posto sono intervenute le squadre interne anti incendio vigili del fuoco, forze di polizia e tecnici dell'Ats per iniziare il monitoraggio dell'aria.

Cessato allarme

L'esplosione è stata "limitata solo a una parte di una linea dell'impianto di gassificazione. L'evento non ha avuto alcuna conseguenza per le persone impiegate negli impianti e ha generato una certa fumosità che si è esaurita nell'arco di dieci minuti. Non si è verificato alcun incendio", la precisazione dell'Eni, spiegando che "verificate le condizioni di sicurezza, l'allarme è cessato dopo circa un'ora. Sono in corso le valutazioni per quantificare i danni. La raffineria è in esercizio regolare".

Le parole del sindaco

"Questa è stata un'esplosione molto forte, sentita anche nei paesi vicini. Erano le 6,23. Anche se non è scattato l'allarme esterno, abbiamo attivato subito la protezione civile e alle 6,45 ero già in municipio insieme a diversi assessori. Le fiamme sono state domate nel giro di un quarto d'ora dalle squadre interne di vigili del fuoco e la colonna di fumo è rientrata. Abbiamo comunque chiesto l'intervento dell'Arpa per i controlli ambientali. Per stavolta è andata bene", le parole del sindaco Roberto Zucca.

Le dichiarazioni dell'assessore

"Al momento è sotto controllo, le verifiche sul posto non danno elementi preoccupanti e non ha provocato danni", le parole di Raffaele Cattaneo, assessore regionale all'Ambiente a margine dei lavori del Consiglio regionale. "Dalle prime informazioni raccolte da Eni, da Arpa e dai miei tecnici si è trattato di un evento circoscritto durato in tutto 10 minuti. L'allarme è rientrato dopo un'ora e l'attività della raffineria è ripresa. In quei dieci minuti ci sono state delle emissioni. L'Arpa sta verificando se queste emissioni hanno avuto ricadute che possono generare preoccupazione ma al momento tutti gli elementi che abbiamo vanno nella direzione di una situazione sotto controllo. Non c'è stata fiamma, quindi neanche un incendio. L'unico danno registrato al momento è la rottura di una vetrina, a causa dell'onda d'urto, ma non ci sono feriti né altri danni", ha concluso Cattaneo.

L'incendio del dicembre 2016

Altri due incidenti con incendi e colonne di fumo si sono verificati negli ultimi anni alla raffineria Eni di Sannazzaro de' Burgondi. Il primo risale al dicembre 2016: un'esplosione aveva causato "una palla di fuoco nel cielo" e devastato l'impianto Est. All'epoca non c'era stato nessun ferito, tranne un operaio leggermente intossicato, ed era stato ordinato alla popolazione di tenere chiuse le finestre a causa dell'alta colonna di fumo provocata dalle fiamme. L'Eni aveva dichiarato il giorno successivo che l'aria non era inquinata.

L'incidente del febbraio 2017

Un altro incidente, inoltre, si era verificato, dopo poco più di due mesi, il 5 febbraio 2017. L'incendio, meno grave del precedente, era stato domato dai vigili del fuoco del servizio interno e anche in quella occasione non c'erano stati feriti. Anche in questo secondo incidente, come quello di stamattina, era interessata l'isola 7 che si trova nella parte vecchia della raffineria, un impianto che lavora greggio.

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