Legnano, operazione al cervello con ipnosi al posto dell'anestesia

Lombardia
Foto di Archivio (ANSA)

A indurre il paziente nello stato di trance è stato Andrea Cividini, 37 anni, neurochirurgo. Ed è stato il primario, Roberto Stefini, a eseguire l'aspirazione dell'ematoma. Il paziente è il 69enne Piero De Bernardi

Un uomo di 69 anni, Piero De Bernardi, un meccanico in pensione, fino a mercoledì 31 luglio non riusciva più a muovere la gamba e il braccio sinistro, a causa di una paresi, provocata da un ematoma nel lato destro del cranio. Invece, 24 ore dopo, come riporta il sito de Il Corriere della Sera, camminava tranquillo fra i corridoi del reparto di Neurochirurgia dell'Ospedale di Legnano. Il 69enne è stato il primo paziente del nosocomio a essere operato sotto ipnosi, anziché sotto anestesia. In Italia sono molto rari i casi di utilizzo di questa tecnica in neurochirurgia: al momento, esistono solo tre pubblicazioni. A indurre il paziente nello stato di trance è stato Andrea Cividini, 37 anni, neurochirurgo. Ed è stato il primario, Roberto Stefini, a eseguire l'intervento.

Il racconto

"Quando il collega mi ha parlato della sua intenzione di studiare l'ipnosi, ero scettico. Oggi non lo sono più. Pensiamo di ripeterne l'utilizzo, nei pazienti idonei", le parole del primario. Per capire se fosse idoneo, il pensionato si è sottoposto a tre sedute propedeutiche "per vedere se andava in trance e per verificare con l'encefalogramma se il cervello sviluppava le onde dell'ipnosi", la spiegazione dell'ipnologo. Durante l'intervento, il paziente ha mostrato fastidio solo nel momento della separazione fra pelle e ossa. Per questo, il primario ha poi optato per una piccola anestesia locale: "Ora posso andare a casa. A settembre devo accompagnare mia figlia all'altare", il racconto del 69enne, accanto alla moglie Piera con la quale vive a Buscate, in provincia di Milano.

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