Stupra commessa di un centro estetico, arrestato nel Bergamasco

Lombardia
Foto di archivio (Getty Images)

L’episodio è avvenuto a Osio Sotto lo scorso 7 giugno. L’uomo è stato individuato anche grazie all’esame del Dna. Nel 2014 era già stato condannato per un’altra violenza sessuale 

Ha rapinato e violentato la commessa 27enne di un centro estetico di Osio Sotto, nel Bergamasco, ma è stato individuato grazie alla denuncia dettagliata della vittima e alla conferma delle analisi del Dna analizzato al Ris di Parma. In manette con l’accusa di violenza sessuale e rapina è finito Diop Moustapha, senegalese di 29 anni, residente a Verdellino. L’episodio è accaduto il 7 giugno scorso. Dalle indagini, è emerso che, una settimana dopo, il 13 giugno, l’uomo ha ripetuto la violenza ai danni di una prostituta lituana, sempre a Osio Sotto, mentre nel novembre del 2018 avrebbe tentato un altro stupro ai danni ancora di una prostituta, la quale però è riuscita a sfuggire.

La conferma dagli esami del Dna

La commessa ha riconosciuto il presunto aggressore anche durante un confronto all'americana, dopo averlo già individuato su un album fotografico visto che l'africano era già noto alle forze dell'ordine. L’uomo è stato arrestato il 25 giugno, a Ciserano, dopo che genitori e fratelli avevano tentato di depistare le indagini dicendo che il ventinovenne si trovava in Spagna da oltre un mese. Ieri, 28 luglio, è anche giunta la conferma dagli esiti delle analisi del Dna effettuate dai carabinieri del Ris di Parma. "Si tratta di un individuo con già dei precedenti specifici e che quindi potremmo definire un violentatore seriale", ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Paolo Storoni, affiancato dal pm Carmen Pugliese, nel corso di una conferenza stampa. "È stata un'indagine che ha visto in azione una squadra ben formata con i carabinieri da un lato e la procura dall'altro, ciascuno con i propri ruoli, ma ben amalgamati", ha detto il pm.

Già condannato nel 2014

Diop Moustapha era già stato arrestato e condannato nel 2014 per un'altra violenza sessuale, in quel caso un'aggressione con palpeggiamento a una donna, in un parcheggio di Osio Sotto. L’uomo era stato condannato in via definitiva a un anno e due mesi ma trascorse in cella soltanto un giorno, quello dell'arresto, perché poi la pena era stata sospesa, come prevede la prassi. Ora, se condannato per questi nuovi fatti, dovrà scontare anche la condanna precedente. Ufficialmente di professione muratore, in realtà Moustapha avrebbe sempre lavorato saltuariamente.

Le parole di Salvini

"Già condannato nel 2014 per violenza sessuale, uscì di galera dopo 24 ore. Perché? Per scelta di chi? E pochi giorni fa l'ha rifatto. Roba da matti. Castrazione chimica e stop, che il Parlamento si svegli e approvi la proposta della Lega", ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
"Questa bestia non è l'unico colpevole della violenza, per cui dovrà stare un bel po' di anni in carcere. Anche la 'giustizia' che gli ha regalato la libertà in passato non è la Giustizia di un Paese civile", ha poi aggiunto su facebook il vicepremier.

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