Mantova, rifiuti: sequestrata una discarica e un depuratore

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Gli uomini della guardia di finanza hanno sequestrato 4,6 ettari di terreno adibiti a discarica, un depuratore e 4 mila metri cubi di rifiuti stipati all'interno di una cartiera

Un terreno di 4,6 ettari adibito a discarica, un depuratore e 4 mila metri cubi di rifiuti sono stati sequestrati dagli uomini della guardia di finanza. I rifiuti erano all'interno dello stabilimento di Mantova di proprietà della società Villa Lagarina dove si svolge l'attività della cartiera che fa capo al gruppo Pro-Gest. La società è stata denunciata per gestione illecita dei rifiuti.

Le indagini

La cartiera non è ancora in esercizio dopo la chiusura avvenuta nel 2014 e il passaggio di proprietà dalla Burgo, attualmente sono in corso i test per la produzione in attesa dell'autorizzazione definitiva per un inceneritore. Il sopralluogo effettuato sabato 20 aprile dalle fiamme gialle con i tecnici dell'Arpa ha fatto emergere che una parte del materiale depositato, pari a circa 4 mila metri cubi, non era costituito interamente da materia prima utilizzata nel ciclo produttivo dello stabilimento, bensì da materia fibrosa qualificabile come rifiuto (fanghi) e da ulteriori 20 mila tonnellate di materiale ritenuto rifiuto. Il depuratore e la discarica erano privi delle previste autorizzazioni per il trattamento dei rifiuti.

La difesa di Pro-Gest

In una nota pubblicata sul suo sito la Pro-Gest respinge tutte le accuse, contesta la metodologia utilizzata nelle indagini e definisce "incomprensibile" il sequestro del cumulo di fibra di carta e del depuratore. E ribadisce che "la modalità di trattamento del percolato è stata imposta dall'autorizzazione integrata ambientale" rilasciata il 9 agosto 2017.

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