Milano, infiltrazioni e pavimento allagato alla Pinacoteca di Brera

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Due gli episodi verificatisi nell'arco di pochi giorni: nel primo caso l'acqua si è infiltrata dalle pareti, nel secondo dal soffitto. A quanto si apprende, gli ispettori del ministero dei Beni culturali effettueranno verifiche nei prossimi giorni

Negli ultimi giorni alla Pinacoteca di Brera di Milano l'acqua si è infiltrata per due volte nelle sale dove sono custoditi opere d'arte anche di valore inestimabile. A riportare la notizia è stato il quotidiano 'Il Giorno', che ha anche citato una lettera inviata dal segretario della Cisl Fp Milano al direttore del museo James Bradburne e al ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, tramite la quale il sindacato chiede un incontro su manutenzione e sicurezza. Il ministero, a quanto si apprende, ha attivato il servizio ispettivo. L'obiettivo è quello di accertare, al di là dell'assenza di danni alle opere, le ragioni di quanto accaduto attraverso un'ispezione che si terrà nei prossimi giorni e verificare se il fenomeno poteva essere previsto.

I due episodi

Il primo episodio è avvenuto nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 aprile, quando l'acqua si è infiltrata dalle pareti e ha bagnato la cornice di un dipinto di Paris Bordon, senza però raggiungere la tela. Il dipinto è stato spostato e messo in sicurezza. Il secondo episodio si è verificato la notte successiva quando l'acqua, infiltratasi dal soffitto, ha allagato il pavimento della sala che ospita le opere del pittore fiammingo Pieter Paul Rubens, senza raggiungere i dipinti.

Il direttore Bradburne: "Nessun danno alle opere"

"Non ci sono mai stati problemi dovuti a temporali - precisa in una nota la Pinacoteca di Brera di Milano in riferimento all'ipotesi di infiltrazione di acqua piovana -, ma semmai di elevata pressione dell'acqua all'interno di una tubatura, che hanno causato due perdite immediatamente risolte dalla ditta di manutenzione dell'impianto idrico del museo". Inoltre, il direttore generale di Brera James Bradburne ha spiegato che non si sono registrati danni alle opere e che quest'ultime "sono state messe in sicurezza. I tecnici degli impianti hanno confermato dopo numerose verifiche fatte che la situazione è stabile e non c'è pericolo. Brera è un edificio storico dove l'architettura dell'impianto progettato diversi anni fa va continuamente monitorata", conclude il direttore.

La nota della pinacoteca

Nella nota si specifica che "attualmente è stata ridotta la pressione e il sistema" idrico "continua ad essere monitorato dalle sonde di rilevamento acqua. Tale tubatura, - prosegue il comunicato della Pinacoteca - tra l'altro, non ha dato mai segni di sofferenza ed è continuamente monitorata dalla ditta che si occupa delle manutenzioni". Inoltre "l'impianto idrico del museo è dotato di un sistema manuale del blocco di acqua e si è provveduto, a seguito dell'episodio," a modificarlo immediatamente, "inserendo un blocco automatico in caso di rischio". Quanto alle opere, si assicura che "non ci sono stati assolutamente danni. Per accertamenti sulla cornice - si precisa -, è stato spostato il dipinto di Paris Bordon e sono state effettuate, prontamente, termografie per verificare anche eventuale presenza di acqua nella parete". Riguardo alla sicurezza, "si fa presente che la direzione di Brera è stata diverse volte in questi anni presso la Questura e la Prefettura per un confronto sulla sicurezza degli accessi e del museo con l'assicurazione di non essere un obiettivo sensibile". In più "il sistema di telecamere interne ed esterne è stato integrato su indicazione della Polizia". Infine, conclude la nota, "da un anno l'Accademia di Belle arti ha affidato ad una ditta esterna la vigilanza del cortile d'onore del palazzo di Brera e il servizio è di ottimo livello".

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