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Appalti pilotati nel Bresciano: indagato anche il sindaco di Concesio

Lombardia
Immagine d'archivio (Agenzia Fotogramma)

Il responsabile del settore tecnico del Comune, Riccardo Gardoni, è stato messo ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Brescia 

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Arrestato questa mattina, mercoledì 10 aprile, il responsabile del settore tecnico del Comune di Concesio, nel Bresciano, Riccardo Gardoni. L’architetto è stato messo ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Brescia su appalti pilotati, in cui risultano indagati anche il sindaco Stefano Retali, del Partito democratico, e parte della sua giunta, oltre ad alcuni imprenditori. Sono complessivamente una ventina gli indagati.

Le accuse

Gardoni è accusato di turbativa d'asta, corruzione, abuso d'ufficio e falso in atti pubblici. Secondo l’accusa, sarebbero stati realizzati una serie di lavori sul territorio di Concesio senza che fossero indette gare d'appalto. In altri casi, l’incarico sarebbe stato assegnato con determine dopo che i lavori erano già stati realizzati.  "La presunta attività illecita non avrebbe riguardato soltanto la gestione delle gare di appalto ma anche quella della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, con la costituzione di una discarica abusiva nonché la gestione dell'urbanistica e dell'edilizia del territorio comunale, con la quale venivano favorite alcune ditte costruttrici, coinvolte nelle indagini" hanno spiegato gli inquirenti. Il sindaco di Concesio Stefano Retali è indagato per abuso d'ufficio nell'ambito proprio del filone di inchiesta relativo alla gestione dei rifiuti. 

Il sequestro

La guardia di finanza e i carabinieri hanno sequestrato sei conti correnti, due cassette di sicurezza e denaro contante nei confronti del responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Concesio. I beni sequestrati all'uomo, e alla moglie, ammonterebbero a un milione di euro.