Atm, sicurezza: da maggio arrivano le bodycam

Lombardia
Foto di archivio (Fotogramma)

Mentre i rappresentanti sindacali denunciano le continue aggressioni subite dai lavoratori, Atm lancia la sperimentazione, su base volontaria, delle bodycam 

A partire dal prossimo maggio circa 20 addetti alla sicurezza di Atm saranno dotati di bodycam. L'azienda, che gestisce il trasporto pubblico a Milano, lancia la sperimentazione delle nuove videocamere che, in caso emergenza, sono in grado di inviare immagini in diretta alla centrale operativa delle forze dell'ordine. Come spiegato in Commissione a Palazzo Marino, la sperimentazione sarà avviata su base volontaria. Circa 20 addetti alla sicurezza, su un totale di 130, riceveranno le bodycam in prova. L'annuncio arriva proprio a ridosso dell'allarme lanciato dai sindacati preoccupati per le continue aggressioni subite dai lavoratori di Atm.

L'allarme dei sindacati

I sindacati dei lavoratori di Atm hanno denunciato una situazione "non più sopportabile" sul tema della sicurezza e delle aggressioni al personale, tanto che se le cose non dovessero cambiare sono pronti anche a scioperare. "Aggressioni ai capolinea e nei mezzanini delle metropolitane sono ormai all'ordine del giorno - ha spiegato Giorgio Garofalo, che ha parlato a nome di tutte le rappresentanze sindacali - Le aggressioni verso il personale hanno sempre più ripercussioni fisiche pesanti, non si limitano solo alla parte verbale".

I numeri delle aggressioni

Le aggressioni al personale Atm sono comunque in calo: nel 2018, secondo dati riferiti dal direttore generale di Atm, Arrigo Giana, gli episodi sono stati stati 59, il 62% in meno rispetto al 2013, anno in cui se ne sono registrati 154. Nel corso del 2018 Atm ha infatti portato avanti un piano per potenziare il personale addetto alla sicurezza, con ad esempio 30 nuove guardie giurate assunte nel 2018, per un totale di 130. Anche i controllori sono aumentati del 50% per un totale di 152.

Le richieste dei sindacati

"Atm per la sua parte di competenza qualcosa ha fatto - hanno ammesso i sindacati - ma serve di più, ad esempio ripristinando il personale di sorveglianza itinerante che oggi manca". Infine i sindacati hanno chiesto una deroga per quando scatterà il 25 febbraio Area B, la zona che corrisponde a quasi tutta la città in cui non potranno più entrare e circolare le auto più inquinanti. Ma l'assessore alla Mobilità, Marco Granelli, ha precisato in commissione che su Area B "c'è già la deroga di un anno per i lavoratori che svolgono turni e hanno le auto più inquinanti, in modo che abbiano la possibilità di cambiarla".  

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