Il sindaco Sala si scusa con Koulibaly a nome di Milano: "Una vergogna i cori razzisti"

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Il primo cittadino ha annunciato che se in futuro si verificheranno episodi simili lascerà lo stadio. La sanzione del giudice sportivo: "Due gare a porte chiuse"

"Quei buu sono stati una vergogna. Chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana". Lo afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un post su Facebook, in cui chiede scusa al giocatore anche a nome della città per gli ululati dei tifosi durante la gara tra Inter e Napoli, finita 1-0 per i nerazzurri. Il difensore della squadra partenopea, espulso all’82’, è stato infatti oggetto di buu razzisti. "Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. E anche, pur in misura minore, nei confronti di tante persone che vanno allo stadio per tifare e per stare con gli amici" sottolinea il sindaco di Milano che era a San Siro a vedere la partita Inter-Napoli.

Le sanzioni del giudice sportivo

Due gare a porte chiuse più una terza con l'ingresso vietato ai soli tifosi della curva: è questa la sanzione per l'Inter decisa dal giudice sportivo Gerardo Mastrandrea per i "cori di matrice razziale e territoriale ieri nella gara col Napoli". Per quanto riguarda il Napoli, sono stati squalificati per due giornate ciascuno Kalidou Koulibaly e Lorenzo Insigne. Il difensore ha ricevuto una giornata per l'ammonizione, in quanto già diffidato, e una per "l'ironico applauso al direttore di gara dopo l'ammonizione"; Insigne, multato anche di diecimila euro, ha invece "rivolto al 48' st al direttore di gara un epiteto gravemente insultante" e la sanzione è stata aggravata in quanto Insigne è capitano.

Sala: "La prossima volta che succederà lascerò lo stadio"

"Chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana - ha scritto il primo cittadino del capoluogo lombardo- che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo". Il sindaco ha proposto di dare la fascia di capitano al giocatore nerazzurro Asamoah nella gara contro l’Empoli, oltre ad annunciare che la prossima volta che si verificheranno episodi simili lascerà lo stadio. "Non mi piace, per mia natura, pensare a cosa devono fare gli altri per risolvere i problemi della società in cui viviamo - spiega il sindaco - . Preferisco sempre partire da cosa devo fare io. E in questo caso farò una cosa molto semplice. Continuerò ad andare a vedere l’Inter, ma ai primi buu farò un piccolo gesto, mi alzerò e me ne andrò. Lo farò per me, consapevole del fatto che a chi ulula contro un atleta nero non fregherà niente di me. Ma lo farò" conclude Sala.

Il comunicato ufficiale dell'Inter

Attraverso un comunicato ufficiale, l'Inter si è dissociata da quanto avvenuto durante Inter-Napoli e ha preso una posizione sulle successive sanzioni del giudice sportivo. Il club ha ribadito che "che dal 9 marzo del 1908 Inter significa integrazione, accoglienza e futuro.
La storia di Milano è fatta di questo, di inclusione e di rispetto.
Assieme alla nostra città noi lottiamo da sempre per un futuro senza discriminazioni. Ci impegniamo nel territorio facendoci portavoce di questi valori che sono da sempre un vanto per il nostro Club", si legge.
E ancora: "L'Inter è presente in 29 paesi del mondo, dalla Cambogia alla Colombia, dove oltre diecimila bambini sono coinvolti nel progetto Inter Campus, che ha l'obiettivo di restituire loro il diritto al gioco in contesti delicati, attività la cui importanza è stata riconosciuta anche dall'ONU.
Da quando una notte di 110 anni fa i nostri fondatori hanno messo la firma su quello che sarebbe stato il nostro percorso, noi abbiamo detto no ad ogni forma di discriminazione.
Per questo ci sentiamo in dovere oggi, una volta di più, di affermare che chi non dovesse comprendere e accettare la nostra storia, questa storia, non è uno di noi", prosegue il comunicato. 

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