False segnalazioni sull'escursionista scomparso in Valmalenco

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)
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"Era abbracciato a un uomo e stava per entrare in un locale". Questa la segnalazione giunta da Abbiategrasso, poi rivelatasi falsa. Ancora in corso le ricerche del giovane 

"Mattia, il giovane che state cercando, lo abbiamo visto abbracciato a un uomo mentre in compagnia di altre persone si apprestava a entrare in un locale pubblico". La segnalazione è arrivata da Abbiategrasso, in provincia di Milano, ma il presunto avvistamento si è rivelato falso.

I controlli

I carabinieri di Sondrio hanno subito messo in azione i colleghi della Compagnia milanese per le opportune verifiche: il giovane in questione non era però Mattia Mingarelli, il 30enne agente di commercio di Albavilla (Como) scomparso nel nulla venerdì 7 dicembre nella zona del rifugio Barchi, sopra la località San Giuseppe, a 1700 metri, nel territorio comunale di Chiesa in Valmalenco, in provincia di Sondrio.

La sensitiva

Le ricerche del 30enne non hanno ancora dato esito. Stando a una seconda segnalazione, fornita da una sensitiva, il cadavere di Mingarelli si sarebbe trovato all'interno di una cava di granito di Lanzada, in provincia di Sondrio. A seguito di un controllo anche questa segnalazione si è rivelata falsa.

Proseguono le ricerche

Un'altra giornata di ricerche senza risultati nei boschi della Valmalenco da parte di diverse squadre del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna e dei Vigili del fuoco con i militari del Sagf della Guardia di finanza. Sono passati 10 giorni dalla misteriosa sparizione di Mingarelli, ma del 30enne agente di commercio di Albavilla, in provincia di Como, non c'è alcuna traccia.

La famiglia non crede al suicidio

"Siamo in una situazione d'attesa - spiega l'avvocato Stefania Amato nominata dalla famiglia per seguire gli sviluppi dell'indagine e tenere a debita distanza i giornalisti -. È un mistero fitto la sparizione di Mattia, un ragazzo dalla vita tranquilla come tanti altri giovani della sua età. La famiglia esclude l'allontanamento volontario e non ha mai neppure preso in considerazione l'ipotesi del suicidio". I genitori e la sorella dell'agente di commercio continuano a restare nella zona di San Giuseppe, a quota 1.700 metri, nel territorio comunale di Chiesa in Valmalenco, per seguire da vicino le indagini avviate per fare piena luce su questo mistero. I familiari nutrono fiducia nel fatto che, a breve, si possa finalmente giungere a una svolta.

Le indagini

Il prolungato silenzio degli inquirenti, coordinati dal procuratore Claudio Gittardi, fa sperare, intanto rimane sotto sequestro il rifugio alpino di Giorgio Del Zoppo, l'ultimo ad avere visto il giovane poi svanito nel nulla. La Procura di Sondrio, nelle ultime ore, ha dissequestrato soltanto una parte dello stabile con alcuni alloggi, prenotati da tempo da alcuni turisti, che hanno un ingresso separato da quello del rifugio. Il titolare ha riferito ai carabinieri di avere trovato abbandonato nella neve il cellulare di Mattia.

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