'Ndrangheta, ex latitante Angelo Filippini estradato in Italia

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Latitante da 22 anni, l'affiliato era stato rintracciato in Marocco dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Como. Estradato, dovrà scontare 11 anni e 7 mesi in carcere 

Il latitante Angelo Filippini, 72 anni, è rientrato in Italia, nella tarda serata di ieri, mercoledì 5 dicembre, scortato dal personale dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza).

Il latitante catturato in Marocco

Filippini, arrestato nell'aprile scorso dopo una latitanza di 22 anni, era stato rintracciato a Temara, a pochi chilometri da Rabat, dai carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Como. I militari sono riusciti a ricostruire gli ultimi dieci anni in Marocco, seguendo varie piste, da quelle dei familiari a quelle del denaro a lui riconducibile, fino a quando, nell'aprile scorso, Filippini è stato riconosciuto e arrestato dalla Gendarmeria Reale marocchina. Al momento è stato trasferito nel carcere di Rebibbia: dovrà scontare 11 anni e 7 mesi di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti. 

Chi è Angelo Filippini

In Marocco, Filippini dirigeva un'impresa edile a Temara, sulla costa atlantica, spacciandosi per cittadino bulgaro, e manteneva delle strette precauzioni per evitare di essere identificato. Originario di Seminara, in provincia di Reggio Calabria, con ultimo domicilio italiano registrato a Rovellasca (Como), dove vivono moglie e familiari, l'ex latitante era rimasto coinvolto nell'operazione "Smirne", che nel 1996 aveva portato a 170 arresti tra Calabria e Lombardia per le infiltrazioni della 'Ndrangheta al Nord. Filippini era considerato il responsabile dello stoccaggio di ingenti quantità di eroina e cocaina (circa 200 kg al mese), importate dalla Turchia, che custodiva in un suo capannone a Rovellasca, dietro compenso di 30 milioni di lire a carico, per conto del clan Spinella-Ottinà, che gestiva la zona della provincia di Como. Filippini risulta essere amico di Diego Spinella, il capoclan assassinato nel 1993 a Turate per una faida interna ai gruppi calabresi.

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