Torna in carcere presunto jihadista ai domiciliari a Cassano D'Adda

Lombardia
Immagine d'archivio (Agenzia Fotogramma)
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L’uomo, detenuto nel carcere di massima sicurezza di Rossano, era stato condannato a tre anni e otto mesi per istigazione e apologia del terrorismo. In luglio era stato scarcerato 

La Corte di Cassazione ha disposto che Hossameldin Antar, egiziano di 37 anni cui erano stati concessi gli arresti domiciliari, torni in prigione. L’uomo, detenuto nel carcere di massima sicurezza di Rossano, provincia di Cosenza, era stato condannato in appello a tre anni e otto mesi di carcere per istigazione e apologia del terrorismo. Nel luglio scorso era stato scarcerato, dopo che i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Genova avevano ridotto le pene a tre presunti terroristi, appartenenti a una cellula operante tra Brescia e Liguria, fra cui Antar.

Il commento dei giudici del Riesame

Antar era stato arrestato a Cassano d’Adda, Milano, dove era tornato a scontare la propria pena e dove è stato nuovamente ammanettato ieri, venerdì 23 novembre dai carabinieri del Ros. Secondo i giudici del Riesame di Genova, cui il PM Federico Menotti si era appellato a seguito della riduzione della pena del detenuto, l’uomo era un punto di riferimento per i "fratelli" di fede e, fuori dal carcere, avrebbe potuto riprendere tale ruolo. "Antar – scrivevano i magistrati del Riesame – è stato definito dai giudici dell’Appello come un sostenitore dell’Isis impegnato in una attività apologetica e di istigazione agli altri musulmani con cui viene in contatto a unirsi a essa. Anche da casa, nonostante il divieto di comunicazione, ben potrebbe agevolmente, tanto più con l’abile e molto accorto impiego del web di cui si è dimostrato capace, riprendere quantomeno la propria attività di proselitismo e istigazione", concludevano i giudici.

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