Valeria Parrella a Sky TG24: "Quarant'anni sono un'età d'oro"

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Filippo Maria Battaglia

I CONSIGLI DI LETTURA La scrittrice torna in libreria con "Quel tipo di donna", una storia di un viaggio (e di un'amicizia) ambientatata lungo le strade della Turchia. E a Sky TG24 dice: "Con la maturità la maggior parte delle persone impara a fare il passo della lunghezza giusta. È lì che ci si sente in equilibrio. Ed è quest'età che permette di far affiorare un nucleo duro dall'adolescenza di ognuno di noi"

"L'amore è viziato da molte cose: dalla gelosia, dall'usura del tempo, dal sesso, dai corpi; l'amicizia viene prima di questa fase ed elude tutti questi comportamenti che noi riconosciamo negli innamorati e che in qualche modo viziano l'amore". Così Valeria Parrella racconta “Quel tipo di donna”, la storia di un’amicizia durante un viaggio in Turchia, in libreria da qualche giorno per HarperCollins. Protagoniste quattro donne, che per Parrella sono appunto “quel tipo di donna”, quelle cresciute con l’esempio di altre che hanno combattuto, amato e vissuto prima di loro e che non "hanno mai messo la tovaglietta sotto il piatto perché c’è sempre stato altro da fare".

"Quarant'anni sono un'età d'oro"

I quattro personaggi raccontati da Parrella hanno tutte all'incirca quarant'anni, "un'età d'oro - dice la scrittrice durante la rubrica dei "Consigli di lettura" di Sky TG24 (qui le puntate precedenti) - perché ci mette al sicuro da tutto. È un'età in cui sei già quello che sei: se dovevi fare un lavoro l'hai fatto, se dovevi studiare delle cose le hai studiate, e quindi in qualche modo è un momento di rilassamento. Ed è questo momento che permette di far affiorare un nucleo duro dall'adolescenza di ognuno di noi: io, ad esempio, ancora oggi, al di là delle responsabilità e dei doveri, sono quella dei miei 16 anni e mi diverto e rido nello stesso modo. Ecco, il viaggio che racconto credo serva alle quattro protagoniste a recuperare proprio quel nucleo duro".

"La forza? Proteggersi più che sfidarsi"

È anche attraverso questo viaggio che le quattro donne del libro capiscono  come “la forza non sia essere forti, ma capire quando non puoi esserlo. Proteggersi più che sfidarsi”. Con la maturità, conclude Parrella, "la maggior parte delle persone impara a fare il passo della lunghezza giusta. È lì che ci si sente in equilibrio. Uno può correre in avanti ed esagerare; oppure può rimanere un passo indietro per pavidità; la maturità è invece l'alternativa a queste due possibilità; è questa forma, quella di prendere morbidamente il proprio passo".

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