Ciabatti: La letteratura sta nel mezzo. Ed è per questo che Oates è una grande scrittrice

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Filippo Maria Battaglia

I CONSIGLI DI LETTURA  Durante la rubrica sui libri dell'account Instagram di Sky Tg24, l'autrice di "La più amata" presenta  l'ultimo romanzo di Joyce Carol Oates, "Ho fatto la spia": "Facile raccontare per opposizione ma la vera letteratura è quella che rimane sulle sfumature e che per questo è in grado di rappresentare un immaginario unico"

"La famiglia è un microcosmo, il primo nucleo dove si fa esperienza del potere: c'è chi lo detiene e chi lo subisce, e tutto ciò accade sulla base del sapere. E' lì che agiscono le stesse forze che poi operano, su scala più grande, nella società. Joyce Carol Oates mette mirabilmente a fuoco questi rapporti di potere e le sue inevitabili e dirompenti conseguenze".

Così la scrittrice Teresa Ciabatti presenta "Ho fatto la spia", l'ultimo romanzo di Joyce Carol Oates con protagonista una dodicenne americana e arrivato da qualche settimana in libreria per La Nave di Teseo (leggi qui la recensione).

"La letteratura? Insiste sulle sfumature"

"Facile raccontare per opposizione - dice Ciabatti, durante l'ultima puntata della rubrica Instagram di Sky Tg24 dedicata ai consigli di lettura - ma la letteratura sta in mezzo, è quella che rimane sulle sfumature e che per questo è in grado di rappresentare un immaginario unico. La straordinaria abilità  di Joyce Carol Oates e la sua grandezza risiedono innanzittutto in questo, oltre che nel pieno dominio della materia narrativa". 

Una foto distribuita dall'ufficio stampa il 16 ottobre 2012 mostra lo scrittore Emanuele Trevi.
ANSA/UFFICIO STAMPA
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