“Saint-Exupéry, quell’uomo extravagante attratto da tutto ciò che non era terreno”

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

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Romana Petri firma un romanzo con protagonista l'autore del "Piccolo Principe": "Era votato all'altitudine  e non è un caso che in volo facesse di tutto: mangiava, leggeva, scriveva. Una volta ha addirittura ritardato un atterraggio, giustificandosi col fatto che stava leggendo un giallo e doveva scoprire chi fosse l'assassino" 

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È l’autore di uno dei libri più letti e tradotti al mondo, il più tradotto se si escludono i testi religiosi, ma ci sono molte altre ragioni perché la vita di Antoine de Saint-Exupéry meriti di essere raccontata, e queste ragioni vanno al di là del "Piccolo principe". La sua vita è ora finita al centro di “Rubare la notte”, il nuovo romanzo di Romana Petri che la casa editrice Mondadori ha da poco pubblicato a ottant’anni esatti dall’uscita del suo capolavoro (pp. 264, euro 19). Non una biografia, ma un vero e proprio romanzo, ispirato appunto a quella vita.

"Più che un ragazzino stravagante, direi che è stato per tutta la vita un uomo extravagante, attratto da tutto ciò che non era terreno - racconta Romana Petri durante 'Incipit', la rubrica di libri di Sky TG24 -  Un uomo votato all'altitudine,  e non è un caso che in volo facesse di tutto: mangiava, leggeva, scriveva. Una volta ha addirittura ritardato un atterraggio, giustificandosi col fatto che stava leggendo un giallo e doveva scoprire chi fosse l'assassino".

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