Troppi monopattini in città, Oslo riduce il numero dei mezzi e impone stop in ore notturne

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Le principali società di mobilità hanno presentato ricorso in tribunale contro la scelta dell'amministrazione locale che ha anche stabilito il divieto notturno dell'uso dei monopattini

Dopo aver impartito una forte spinta alla micromobilità, il comune di Oslo ha deciso di ridurre il numero di monopattini in città, portandoli da quasi 25.000 a 8.000, tagliando così la flotta presente nel territorio. L'amministrazione comunale ha anche stabilito un nuovo regolamento per la circolazione notturna dei monopattini che prevede il divieto notturno di utilizzo tra le 23:00 e le 5:00 del mattino. Decisione che non è piaciuta alle principali società di mobilità Tier, Voi e Ryde che hanno presentato presentato. in tribunale, ma senza successo Tier, Voi e Ryde hanno portato il Comune di Oslo in tribunale per la questione del limite massimo di 8.000 monopattini per impugnare la decisione dell'amministrazione locale. Dopo che il tribunale ha ritenuto accettabile il nuovo regolamento del comune, il nuovo limite massimo si applicherà a cominciare da venerdi' di questa settimana. Ogni azienda potrà ora avere 667 monopattini in funzione. I manager delle aziende lamentano l'impatto economico di questa decisione, in assenza di risultati definiti sufficienti. La notizia arriva in un momento in cui a livello globale si sta valutando l'impatto dei sistemi di micromobilità sulla sicurezza e la vivibilità delle metropoli.

La svolta verde della Norvegia 

La Norvegia è leader per quota di veicoli elettrici sul mercato.                       

Oltre ad essere uno dei paesi ad aver spinto di più sulla micromobilità a livello globale, la Norvegia è anche tra quelli all'avanguardia nel settore del trasporto elettrico. Nella classifica 2020 dei Paesi con la quota più alta di veicoli elettrici rispetto alle vendite auto totali la Norvegia è leader indiscusso: la scelta elettrica rappresenta il 74,8% del mercato, seguita da Islanda (44,6%), Svezia (32, 1%), Paesi Bassi (24,7%) e Finlandia (17,7%). La metà inferiore della top ten è occupata da Danimarca (16,4%), Svizzera (14,3%), Germania (13,5%), Portogallo (13,5%) e Lussemburgo (11,4%) . L'Italia è al 4,3%. In Generale l'Europa ha un'incidenza di veicoli elettrici sulle nuove immatricolazioni dell'11,4%, la Cina del 6,3% e Gli Stati Uniti del 2,1%.

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