Coronavirus: Ministero Lavoro, in crescita numeri #iolavorosmart

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Nunzia Catalfo, ministro del Lavoro (Getty Images)
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Oltre 135 mila visualizzazioni e più di 4.300 interazioni totali. Sono in costante crescita i numeri della campagna #iolavorosmart, lanciata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con il ministero per la P.a.

Oltre 135 mila visualizzazioni e più di 4.300 interazioni totali. Sono in costante crescita i numeri della campagna #iolavorosmart, lanciata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con il ministero per la P.a, che attestano il favore con cui è stata accolta l'iniziativa. L'attenzione è stata alta fin dall'inizio, dal 27 marzo scorso, e il suo hashtag è entrato a pieno titolo tra i trend topics, i temi più discussi sui social. E' il ministero del Lavoro a fare così il punto della campagna. In un periodo di forzata chiusura verso il mondo esterno, tantissimi quelli che hanno mostrato il proprio ufficio "homemade". Chi ha scritto ha messo da parte timidezza, riservatezza, pregiudizi di ogni tipo e ha "postato" e reso pubbliche esperienza e filosofia di smart working rispondendo così alla sollecitazione che era arrivata dal ministro Catalfo stesso: "raccontiamo come si riorganizzano le aziende, gli enti pubblici e soprattutto come vivono questo nuovo status i lavoratori", aveva detto.

Imprese pubbliche e private, uffici, università, liberi professionisti e impiegati hanno scritto commenti, invitato a riflessioni, alimentato speranze. E inviato immagini: tante fotografie di fianco ai pc, panorami dietro scrivanie improvvisate sui balconi, gattini a tenere compagnia a chi lavora e a fare capolino dietro un monitor, bambini che studiano di fianco ai genitori che lavorano, ambienti domestici riadattati per le esigenze del momento. Marito e moglie che lavorano fianco a fianco, genitori che ringraziano i figli per avergli ceduto la cameretta, professionisti che coordinano collaboratori sul territorio. Chi chiede "ma quanto siamo belli?" a tutti i virtuali colleghi di smart working, chi più semplicemente scrive "sono fortunata, lavoro!".

Università di Sassari, Formez, Olivetti, Inps, Unioncamere, Generali Italia, Anima Confindustria, SOSE Spa, Promelit Communication Systems, sono soltanto alcuni degli enti e aziende partecipanti a #iolavorosmart ,ricorda il ministero del Lavoro, e la platea si ampia giorno dopo giorno. E poi, le istituzioni culturali: i Musei di Imola che sono chiusi ma lavorano per le prossime iniziative. O il Parco del Colosseo che, tweet dopo tweet, "continua a portare mostre, contenuti e approfondimenti sugli schermi dei visitatori (per ora) virtuali". Storie private che sono e stanno diventando pubbliche. Una svolta inattesa, sia pure imposta dagli eventi, che racconta un'Italia diversa, più flessibile, aperta al cambiamento, più digitale. Ed è probabilmente questo mutamento nella cultura del lavoro, prosegue la nota del ministero di via Veneto, "uno dei valori che resterà in noi, una volta superata l'emergenza".

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