Infojobs: quasi 500mila offerte di lavoro da aziende nel 2019

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Sono 486.577 le opportunità di lavoro pubblicate dalle imprese di tutta Italia nell’anno passato su InfoJobs, con una predominanza di annunci in Lombardia, in particolare a Milano, che si conferma la provincia più attiva

Sono 486.577 le offerte di lavoro pubblicate dalle aziende di tutta Italia nel 2019 su InfoJobs, con una predominanza di annunci in Lombardia, in particolare a Milano, che si conferma la provincia più attiva. Questo è quanto emerge dall’Osservatorio sul mercato del lavoro 2019 di InfoJobs, piattaforma di recruiting online numero 1 in Italia, che analizza i settori più attivi e le professioni più richieste in Italia, per restituire uno spaccato del panorama del lavoro online nell’anno appena concluso.

Il commento

A commento dei dati che riassumono il mercato del lavoro nel 2019, Filippo Saini, head of job di InfoJobs, afferma: "Con la nuova edizione del nostro Osservatorio sul Mercato del lavoro vogliamo raccontare, grazie alla potenza del digitale, l’Italia delle professioni e del lavoro reale. Con quasi mezzo milione di offerte pubblicate sulla nostra piattaforma possiamo dare un punto di vista privilegiato sul mercato del lavoro nel nostro Paese, che si è rivelato vivace soprattutto al Centro-Nord e nei settori del terziario, della produzione industriale e dell’Ict".
Le statistiche
In cima alla classifica delle regioni che spiccano per offerte di lavoro si conferma per il terzo anno consecutivo la Lombardia, che rappresenta nel 2019 il 34,4% del totale nazionale delle richieste, con Milano che si conferma la città italiana dove la ricerca delle aziende è più attiva. Al secondo posto tra le regioni si posiziona l’Emilia-Romagna (15,4%), cui fanno seguito Veneto (14,2%), Piemonte (8,1%) e Lazio (6,5%).
Dal punto di vista della crescita anno su anno, sono due le regioni che emergono dall’Osservatorio di InfoJobs: l’Abruzzo è in testa con una crescita del +23,2% rispetto al 2018, e segue a poca distanza il Friuli-Venezia Giulia, che cresce del +11,4% sull’anno precedente. Con una lente d’ingrandimento sulle province, oltre al capoluogo lombardo che primeggia, il secondo e terzo posto sono occupati da Roma e Torino, al quarto posto si posiziona Bergamo, e al quinto posto Bologna.

I numeri

Se nel primo semestre 2019 è stato l’Ict a primeggiare nella classifica, il dato annuale complessivo vede questo settore al terzo posto, superato da terziario e servizi alle imprese, che si classifica al primo posto con oltre il 30% del totale offerte, e da produzione industriale, in particolare quella avanzata legata all’Industria 4.0. Quarto posto assegnato al retail, seguito da telecomunicazioni e, al sesto posto, servizi ambientali. Il settore energie rinnovabili e ambiente, anche se di poco fuori dalla top 10, è quello che cresce di più, a testimonianza non solo del progressivo commitment verso i temi della sostenibilità, ma anche del ruolo propulsivo del green nel business.
Salda al primo posto, in continuità con i dati del primo semestre 2019, la categoria che raccoglie i professionisti in ambito manifatturiero, produzione e qualità: sono a loro indirizzate il 20,5% del totale delle offerte. Amministrazione e contabilità segue al secondo posto con il 9%, al terzo vendite (8,7%), commercio, Gdo, retail (8,3%) al quarto e chiude la top 5 la logistica, con il 7,5% sul totale italiano.  Andando più in profondità nelle categorie professionali, InfoJobs ha indagato anche lo specifico delle professioni più ricercate dalle aziende. In generale, si tratta di professioni dove l’elemento umano è imprescindibile e dove il numero di addetti rimane necessariamente elevato. Al primo posto gli addetti alle pulizie, in uffici e alberghi in particolare, con poca esperienza ma capaci di adattarsi al cambiamento. Seguono al secondo posto gli addetti alla logistica, spostamento merci e spedizioni, in particolare per il settore trasporti. Bene anche la ricerca di addetti alle vendite, sia per la grande distribuzione che per il commercio al dettaglio, seguono al quarto posto gli operai non specializzati e al quinto il personale amministrativo, al quale si richiede abilità in contabilità.
Al 7° e 8° posto troviamo due professioni tecniche qualificate, che richiedono hard skills specifiche. Per i giovani disegnatori industriali che hanno già alle spalle una prima esperienza di 2-4 anni, ci sono state molte offerte che richiedevano capacità di utilizzo di autocad, progettazione architetturale, ma anche grafica e software per il disegno tecnico.
Richiesti anche gli sviluppatori software, con capacità di analisi delle specifiche del software, progettazione software e informatica, oltre ad esperienza precedentemente maturata. Senza dimenticare le soft skills, tra le quali la più apprezzata sembra essere il pensiero creativo, indispensabile in molti mestieri, anche molto tecnici come questo.

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