Pettinari davanti a Regione con Codici e cittadini
(ANSA) - PESCARA, 29 OTT - "La crisi economica che sta aumentando a causa del caro bollette è sotto gli occhi di tutti.
I rincari delle utenze di luce e gas rappresentano una vera e propria spada di Damocle sui nuclei familiari abruzzesi e sulle Partite Iva. Ci arrivano centinaia di chiamate ogni giorno. Per me è svilente dover rispondere che in questo momento la Regione Abruzzo è impegnata nella discussione della nuova legge elettorale, o che trova fondi per tutto, ma non per offrire un aiuto concreto alle persone più in difficoltà". Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari, in una conferenza stampa sotto al palazzo della Regione, a Pescara, alla presenza dell'associazione Codici e di un gruppo di cittadini che hanno mostrato le ultime bollette.
"Oggi siamo qui perché, se la Giunta a trazione Fratelli D'Italia, Lega e Forza Italia non vuole ascoltare le opposizioni in Consiglio regionale, dovrà ascoltare la voce dei cittadini che non ce la fanno più - dice Pettinari - La Regione deve intervenire immediatamente. È questa la priorità, solo dopo si potrà parlare di tutto il resto. Io stesso ho già tracciato la strada da percorrere nell'ultimo Consiglio regionale: bisogna prevedere dei contributi a fondo perduto, per tamponare nell'immediato una situazione critica che rischia di trasformarsi in una vera e propria bomba sociale".
"A seguire - aggiunge - bisogna attivare degli interventi strutturali per consentire alle famiglie di fronteggiare il caro energia: come le comunità energetiche, per cui l'Abruzzo è già dotato di normativa sempre grazie al M5S, e un'azione di rimodulazione delle tasse regionali. I soldi ci sono, sul tavolo ci sono i fondi che si stanno liberando a seguito delle cartolarizzazioni di Regione Abruzzo. Parliamo di 50 milioni di euro: risorse fresche, che dovrebbero essere destinate subito alle famiglie e alle partite Iva con reddito basso che non possono pagare le bollette. Inoltre io stesso ho presentato una mozione che, inspiegabilmente, ancora non viene approvata, ma che ha l'importante obiettivo di impegnare la Giunta verso il Governo, affinché si faccia una legge che non consenta il distacco delle utenze in pendenza di una procedura di conciliazione". (ANSA).